Fermato ubriaco alla guida, ruba un'auto per rincasare
La proprietaria del veicolo aveva lasciato le chiavi nel veicolo insieme alle carte di credito. Fondamentali le immagini delle telecamere di video sorveglianza
CAMPIGLIO. Di rientro da una serata era stato fermato dai carabinieri mentre guidava ubriaco: scattata la sanzione e il fermo della sua auto, il ragazzo poco più che ventenne e residente da tempo in un comune della Val Rendena, ha pensato bene però di tornare a casa rubando un veicolo piuttosto che rimanere a piedi o chiamare qualcuno.
Un'azione che è costata cara al giovane, denunciato - in stato di libertà - alla procura del tribunale di Trento dai carabinieri della stazione di Madonna di Campiglio, accusato di furto aggravato su autovettura e tentato indebito utilizzo di carta di credito.
Tutto ha avuto inizio nella prima mattina di martedì scorso - 16 settembre - quando la centrale operativa dei Riva del Garda ha raccolto la chiamata di una donna che denunciava il furto della sua utilitaria avvenuto nella notte, proprio sotto casa. Vista la zona tranquilla infatti, la ragazza aveva parcheggiato la sua auto vicino alla sua abitazione, con le chiavi all'interno. Ma al suo risveglio, il mezzo era sparito.
Per questo i carabinieri si sono recati sul posto per dare il via alle indagini, acquisendo - in collaborazione con la polizia locale di Pinzolo e della polizia locale Giudicarie - le immagini delle telecamere di video sorveglianza installate sulle principali arterie stradali della zona.
La vicenda è stata ricostruita grazie ai frame dei video, dai quali è emerso che l'auto, dopo essere stata rubata intorno all'1.50, aveva percorso la ss239, fermandosi nel comune di Porte di Rendena. A quel punto per i militari è stato facile ricollegare l'episodio a un controllo avvenuto quella stessa notte, nel corso del quale un ragazzo del posto era stato fermato mentre era alla guida della propria auto in stato di ebbrezza, con il successivo ritiro della patente e fermo amministrativo del veicolo.
Stando alle ricostruzioni avrebbe rubato il primo veicolo trovato per strada per tornare a casa. Qui il ventenne, una volta raggiunto, ha confessato il furto per poi mostrare il luogo dove aveva nascosto il veicolo a Porte di Rendena.
Da ulteriori accertamenti è anche emerso che mentre si trovava a bordo dell'utilitaria sottratta alla donna, aveva tentato senza riuscirci di utilizzare le carte di credito lasciate in auto: prima per un prelievo presso un ufficio postale e poi per pagarsi delle sigarette e una consumazione in un bar. Sia il veicolo che gli effetti personali sono stati restituiti alla legittima proprietaria.