Dolore e commozione per la morte di Alex Iori, morto a soli 38 anni: lascia la moglie e due bimbi
Una malattia l’ha portato via in breve: apprezzato idraulico ed impiantista, aveva lavorato per HydroDolomitiEnergia, e poi per la Cristoforetti
BIVEDO. Ha lasciato increduli nel dolore non solo i suoi cari, i familiari, gli amici, ma pure i tanti che nemmeno sapevano, dell'inesorabile decorso della malattia che se l'è portato via. Perché Alex Iori, morto l’altroieri a trentotto anni a causa del male con cui conviveva da circa un anno, volutamente ha sempre cercato in questi mesi - e poi fino all'ultimo - di vivere la sua vita più normalmente e serenamente possibile.
Se n'è andato nella casa in cui viveva con la sua Viviana e gli amatissimi figli Isabel e Kevin a Bivedo, la frazione del comune di Bleggio Superiore in cui era cresciuto e dove era conosciuto e soprattutto stimato da tutti. Dopo gli studi, Alex aveva da subito iniziato il suo percorso professionale, lavorando dapprima alla centrale di Nembia, tra San Lorenzo in Banale e Molveno, per la Hydro Dolomiti Energia, per poi proseguire il suo percorso lavorativo come addetto agli impianti della Cristoforetti Servizi Energia.
Nel suo lavoro di idraulico e termotecnico era stimato per la sua serietà, la sua precisione e la sua affidabilità, come hanno confermato anche i tanti attestati di stima e le manifestazioni di cordoglio che la famiglia e gli amici hanno ricevuto ieri anche da tante persone che semplicemente avevano potuto conoscerlo in ambito lavorativo e apprezzarne le qualità professionali certo, ma anche e soprattutto umane che sapeva sfoderare con chiunque, dal singolo padrone di casa agli operai che incrociava sui cantieri e con cui condivideva anche soltanto qualche giornata.
La scomparsa di Alex ha scosso anche le istituzioni, con il Consiglio comunale - riunitosi nelle sale del municipio a Santa Croce - che ha ricordato la figura del trentottenne nel corso della seduta: «La sua morte ha addolorato tutta la nostra comunità oltre ad aver sorpreso molti, che non sapevano delle gravi condizioni di Alex e hanno ricevuto improvvisamente la tragica notizia», ha spiegato il sindaco di Bleggio Superiore Flavio Riccadonna, che ha poi ricordato commosso il giorno delle nozze del giovane: «In queste ore, dopo aver saputo dalla famiglia della sua scomparsa e soprattutto dopo essermi ritrovato qui in queste sale per il Consiglio comunale, non ho potuto che pensare a un anno fa, quando Alex e Viviana si erano sposati proprio qui in Comune. Ero stato proprio io a celebrare il matrimonio e questo pensiero, in un giorno tanto triste non solo per la sua famiglia ma per tutti noi, non può che addolorarmi ancora più profondamente. Non possiamo che stringerci a tutti i suoi cari, i genitori, i parenti, soprattutto alla sua Viviana e ai loro due bambini».
L’altra sera alle 20 nella chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate a Bivedo è stato recitato il rosario in suffragio di Alex, con tutte le comunità delle varie frazioni del Bleggio e non solo che si sono strette alla famiglia.
Un abbraccio ancora più avvolgente quest'oggi, alle 14.30, sempre nella chiesa parrocchiale di Bivedo, quando è stato celebrato il funerale dello sfortunato giovane, che pur andatosene così presto, continuerà a vivere non solo nel ricordo di tutti coloro che in questi anni avevano avuto la possibilità di conoscerlo e apprezzarne le doti, ma anche nella determinazione e nella voglia di fare che lo aveva sempre caratterizzato e nell'esempio con il quale stava crescendo i suoi bimbi.