Gli pignorano la Mercedes Lui finge il furto dell'auto
Un 30enne a processo per simulazione di reato
La macchina, che da sempre era parcheggiata sotto casa, se l'era portata via il carro attrezzi. Nessuna violazione al codice della strada all'origine della rimozione: la sua Mercedes era stata pignorata e, dunque, sarebbe finita all'asta. Ma il proprietario del mezzo, fingendo (questo sostiene l'accusa), di non sapere nulla del procedimento di pignoramento, si è presentato ai carabinieri ed ha sporto denuncia di furto. Non solo, ha dichiarato che sulla macchina rubata c'erano ben 3.200 euro in contanti e i gioielli della moglie, per un valore di 150 euro. Una «trovata» che gli è valsa una denuncia per simulazione di reato e un processo.
I fatti che saranno definiti in tribunale sono stati commessi in Rotaliana lo scorso novembre. L'imputato, un 30enne straniero, sarebbe finito nei guai per il mancato pagamento dell'affitto. Il proprietario di casa, per rientrare della somma non versata, aveva dunque chiesto ed ottenuto il pignoramento della macchina dell'inquilino moroso. Secondo quanto ricostruito dall'accusa il provvedimento di pignoramento era stato regolarmente notificato all'imputato e pure sua moglie sarebbe stata a conoscenza di quanto disposto dal giudice dell'esecuzione: quando il carro attrezzi aveva portato via la Mercedes, infatti, la donna era presente.
Sta di fatto che il 30enne, fingendo di ignorare l'accaduto, si è rivolto ai carabinieri, denunciando il furto del veicolo. L'uomo aveva spiegato ai militari di essere uscito di casa per recarsi al lavoro con altri parenti al mattino presto e di avere lasciato il mezzo parcheggiato sotto casa. Solo nel pomeriggio la moglie lo aveva contattato, chiedendogli se aveva preso lui la Mercedes, visto che non era più.
Al dispiacere per la scomparsa della macchina, si aggiungeva quello per gli oggetti di valore che si trovavano nell'abitacolo. Il 30enne aveva infatti dichiarato che in un vano della macchina erano conservati circa 3.200 euro, denaro che lui e la sua famiglia avevano prelevato a più riprese dal bancomat e che sarebbe servito per aiutare un parente. Oltre alla considerevole somma di denaro nel veicolo erano inoltre presente, sempre stando alla denuncia, una collana della moglie.
Ovviamente, appena ricevuta la segnalazione del furto, i carabinieri hanno avviato le indagini del caso, al fine di riuscire a rintracciare i presunti autori del furto. Ma le indagini dei militari hanno accesso i riflettori proprio sul proprietario: è infatti emerso che il veicolo era stato pignorato e la macchina prelevata da un carro attrezzi su incarico dell'Istituto delle vendite giudiziarie di Trento, in ottemperanza a quanto disposto dal giudice dell'esecuzione. A quel punto, il 30enne, da vittima è diventato autore di un reato: la Mercedes non era mai stata rubata e lui è stato denunciato dagli stessi carabinieri per simulazione di reato.