Il Circolo Tennis Lavis si sta muovendo per riuscire a coprire i due campi
La copertura dei campi da tennis al Parco urbano di Lavis, potrebbe non essere più una chimera. Qualcosa si sta muovendo per progettare e cercare di realizzare un intervento atteso da anni, che consentirebbe la pratica di questo sport per tutto l’anno e non solo nella stagione estiva, magari su una superficie meno «impegnativa» della terra rossa e fruibile all’occorrenza anche dai praticanti di altre discipline sportive, come il volley o il calcio a 5.
A dare l’impulso a ragionamenti che stanno coinvolgendo il Circolo Tennis Lavis e l’amministrazione comunale, è la legge provinciale sullo sport nella parte in cui prevede che la Provincia possa finanziare la realizzazione di strutture sportive fino al 70% dei costi. «Lo strumento legislativo - spiega il vicesindaco e assessore allo sport di Lavis, <+nero>Luca Paolazzi<+testo> - è lo stesso che sta consentendo all’Us Lavis la realizzazione del secondo campo da calcio in erba sintetica. In pratica sono le società sportive che devono presentare i progetti delle opere e garantire la copertura del restante 30% delle spese».
Nel caso dei campi da tennis, il Circolo presieduto da Nicola Franch è determinatissimo a non lasciarsi sfuggire l’occasione del contributo. «Riuscire a coprire i campi determinerebbe una svolta fondamentale per le nostre attività - spiega Franch -. In particolare ci consentirebbe di dare continuità alla pratica sportiva dei tanti bambini che partecipano ai corsi estivi, oltre che permettere uno svolgimento regolare dei tornei a prescindere dalle bizze del meteo, e gli allenamenti anche nelle stagioni fredde dei nostri 50 tesserati e di tutti gli altri appassionati».
Chiaramente l’eventuale copertura dei campi dovrà seguire una progettualità che inserisca le novità strutturali in modo armonico nel contesto del Parco urbano. In tal senso il Circolo Tennis ha fatto una proposta decisamente intrigante: «E’ allo studio l’idea di abbassare i circa otto metri la superficie dei due campi, portandoli quasi alla quota della confinante scuola materna - rivela il presidente Franch -. In questo modo la copertura di entrambi i campi arriverebbe più o meno all’altezza dell’attuale campo uno. Tale copertura, resa calpestabile, potrebbe diventare una superficie su cui ricavare spazi per altre discipline come volley, basket, pallamano o calcio a cinque».
L’ipotesi sposa la filosofia dell’attuale amministrazione comunale in tema di strutture sportive, tesa alla valorizzazione delle strutture sportive esistenti con soluzioni innovative e di basso impatto territoriale, anche se poi bisognerà fare i conti con i costi. «A spanne - prosegue Franch - l’intervento di copertura dei campi con annesso cambio del fondo (non più in terra rossa, troppo delicato e costoso, ma in erba sintetica o green-set) e adeguamento di bar e spogliatoi, dovrebbe venire a costare circa 400 mila euro. A questi, se si decidesse di abbassare i campi, andrebbero aggiunti i costi per gli scavi». All’inizio di febbraio il Circolo Tennis Lavis avrà un incontro in Provincia per discutere del progetto di massima, da mettere poi a punto in vista dell’apertura del bando previsto per fine mese.