Tigli abbattuti, il comitato preannuncia denunce
Serata piena di spunti venerdì a Mezzolombardo nell'assemblea organizzata dal comitato costituito per impedire l'abbattimento dei tigli lungo via Degasperi, la strada di proprietà della Provincia autonoma di Trento, che a breve verrà completamente rifatta. Luca Amadio ed Elisabetta Foradori, due dei referenti del comitato, hanno invitato alla serata Paola Spagnolli, architetto esperta di questioni legate alla vivibilità di aree urbane.
Il dibattito, convocato per spiegare il progetto prodotto dai tecnici provinciali e sposato in toto dal comitato dei cittadini, è servita anche per parlare dei tredici tigli recentemente abbattuti in prossimità del cantiere Lidl. «Una scelta che ci rende tristi», ha commentato Foradori. Il responsabile di ciò, secondo i fatti emersi durante la serata, è il vicesindaco Dalfovo che, in una riunione in municipio con i dirigenti della Lidl e i tecnici provinciali, avrebbe dato il via libera all'abbattimento. Per onor di cronaca, questa questione era già stata chiarita dal primo cittadino Girardi: «La strada è della Provincia. La responsabilità di questa decisione è loro. Noi ne siamo venuti a conoscenza dopo la lettura del verbale che ci è stato consegnato dai tecnici del Servizio strade». Spagnolli ha evidenziato che il progetto da loro stessi sostenuto, elaborato dagli ingegneri provinciali, prevede un restringimento della strada di circa un metro (70 cm lato destro, 30 sinistro) con un abbattimento massimo di sei piante.
«Quello che è incredibile - ha spiegato l'architetto - è che anche il consulente di parte del Comune (ing. Bombardelli ndr) è d'accordo con questa opzione. Non capiamo perché la giunta non la recepisca». Spagnolli ha comunque un'idea, in caso le cose rimangano così: «Denunceremo l'amministrazione per danno ambientale. Così il magistrato bloccherà il cantiere». Un clima di certo teso su questa vicenda, tanto che venerdì mattina sulle radici degli alberi abbattuti sono state trovate delle croci. Che il clima tra giunta comunale e cittadini sia bellicoso lo si capisce anche da una dichiarazione di Luca Amadi,o nel corso della serata di venerdì: «Non ci fidiamo più del sindaco. È poco credibile».