Turismo in Rotaliana, anno record per presenze ed arrivi
Il tris vincente del turismo rotaliano si chiama agricoltura, enogastronomia e tradizioni.
Una formula sempre più ricercata ed apprezzata da chi approfitta di una breve vacanza per fuggire dalle grandi città e riposarsi tra il verde delle nostre vallate, concedendosi giustamente qualche peccato di gola.
Una vacanza mordi e fuggi di due o tre giorni al massimo, ma che in futuro potrebbe allungarsi secondo le strategie proposte dal Consorzio turistico Rotaliana Koenigsberg, formato dalle otto Pro loco del territorio e dai rappresentanti degli operatori economici. Il presidente del consorzio, Alois Furlan, si è congratulato proprio con tutti i protagonisti del territorio (cantine, strutture turistiche e museo), ai quali va il merito di aver innalzato la qualità dei servizi offerti al turista. La crescita costante del turismo è una potenziale fonte di reddito per il futuro, anche per i progetti in fase di realizzazione con il Gal (Gruppo di azione locale che sta predisponendo il finanziamento, con oltre sei milioni di euro, per i progetti di sviluppo rurale). Sono all’incirca settecento all’anno le richieste di informazioni o richieste di soggiorno che giungono al consorzio, ente che funge da cabina di regia delle Pro loco.
«A differenza delle Apt di ambito - come ha spiegato il direttore Francesco Anderlini - abbiamo meno contatti con il pubblico; noi agiamo a favore dello sviluppo turistico, per coordinare le attività e proporre iniziative volte a promuovere e favorire la crescita del turismo». La Rotaliana vive, naturalmente, sul turismo di passaggio, sullo straniero in transito che si ferma un paio di giorni con l’intento di conoscere il territorio e scoprire la sua tipicità.
Dai dati illustrati in assemblea (vedi box a fianco), emerge però che non c’è un grande feeling con la vicina Paganella; infatti, i turisti della Rotaliana preferiscono alle bellezze del lago di Molveno o delle passeggiate sull’altopiano, le località della val di Non e i monumenti di Trento e Rovereto. D’altro canto le strade del vino e i percorsi ciclopedonali consentono un collegamento più agevole con il capoluogo, rispetto alle vicine località della Paganella.
Infine, ampio spazio, in assemblea, è stato dato alla Guest Card che concede parecchie agevolazioni ai turisti, ma i costi vanno però sostenuti da chi la emette. Ebbene: negli ultimi dodici mesi, a fronte di un costo a carico del consorzio di 20.000 euro, il valore dei servizi erogati è risultato di ben 35.000 euro, quasi il doppio. E allora, ecco la novità: da oggi la Guest Card, per il turista che non trascorre almeno due notti nelle strutture turistiche del Trentino, ha un costo di 10 euro.
Su proposta del presidente Furlan l’assemblea ha acconsentito di distribuire gratuitamente la Card per tutto il mese di dicembre fino a metà gennaio, tenendo conto che il consorzio dovrà accollarsi la quota dei dieci euro. Saranno all’incirca 300 tessere (tremila euro a carico del consorzio), date in omaggio per favorire l’afflusso, anche con un solo pernottamento, dei turisti che arriveranno per i mercatini di Natale e le manifestazioni organizzate in tutta la Rotaliana.
I NUMERI
Dal primo novembre del 2016 a fine ottobre di quest’anno, il turismo nella Rotaliana ha compiuto un altro balzo in avanti collezionando una serie di record, sia negli arrivi (41.610, pari al +11,13% sullo stesso periodo dell’anno precedente), sia sulle presenze (79.896, pari al +5,66%).
La permanenza media calcolata sui flussi turistici è di 1,92 notti. I tedeschi sono in testa alla classifica dei turisti stranieri con 7.455 arrivi e 11.246 presenze.
Le Guest Card emesse dal consorzio sono state 2.962, utilizzate principalmente sulla funivia di Mezzocorona (1.277 passaggi), che si conferma come maggiore attrazione turistica del territorio; seguono il museo di San Michele (163 visitatori con Guest Card), Palazzo Martini di Mezzocorona con la casa di Babbo Natale (68 ingressi) e le visite guidate alla Cittadella del vino (57 ingressi). Sempre con la stessa carta, ben 2.172 turisti della Rotaliana hanno visitato i musei di Trento, 1.048 i castelli e altre attrazioni della val di Non, 401 i musei di Rovereto. L’aumento dei flussi turistici, oltra alle cantine e alle varie attrazioni del territorio, è dovuto principalmente al cicloturismo e agli eventi speciali, come quelli natalizi che attirano sempre più i turisti italiani.