Anche nelle cave di porfido una "app" agevolerà il lavoro di gestione
Si chiama «PiTrack» la nuova applicazione informatica per favorire la tracciabilità del porfido grezzo in uscita dalle cave di Albiano, e sconfiggere la pratica della vendita del «tout-venant» (la roccia grezza senza prima lavorazione).
La nuova App, messa a punto dalla «Sec4u» dei giovani informatici Stefano Cagol e Massimo Giaimo, è stata presentata nel municipio di Albiano dall’assessore comunale alle cave Giuliano Ravanelli dal vicesindaco Edj Ravanelli, con la responsabile del settore cave Maria Luisa Offer ed il direttore di Sogeca Srl Lorenzo Stenico, che già segue la pianificazione e gestione tecnica dei lotti cave.
La nuova applicazione, installabile su smartphone, tablet o pc portatili, consente di compilare ed indicare in modo semplice e rapido (attraverso quattro diversi campi) i dati relativi ad ogni camion e trasporto in uscita dalla cava, fornendo le indicazioni su data, luogo d’estrazione, volume della roccia trasportata e ditta artigiana dove il materiale grezzo è diretto per le varie fasi di lavorazione. Se già oggi, in base ai nuovi disciplinari di coltivazione introdotti dall’ultima legge di settore, esiste per i concessionari l’obbligo della comunicazione diretta al comune di Albiano (attraverso e-mail certificate pec), la nuova applicazione facilita sia la registrazione e notifica di ogni camion di materiale grezzo ceduto ad altre ditte e, con cadenza mensile, il materiale trasferito in luogo diverso dalla cava per la lavorazione con dipendenti dello stesso concessionario. «Il nuovo applicativo consente di soddisfare e semplificare le comunicazioni obbligatorie al comune di Albiano su tipologia, destinazione e quantitativo della roccia estratta (tracciabilità del porfido) - conferma Lorenzo Stenico direttore di Sogeca, ente che riceverà i dati su propri computer con un apposito software - e di adempiere entro il 15 febbraio agli obblighi annuali per ogni concessionario di informare il comune (previa pesatura) su giacenze di scarto e di porfido grezzo in cava, sullo scarto trasportato in discarica e quindi delle rese di ogni diverso lotto». Se il comune di Albiano ha previsto, applicando «per step» la legge provinciale, che dal 2019 almeno 50% del materiale estratto sia lavorato in cava (nel 2021 si arriverà al 80%), la app «PiTreck» consentirà di individuare le ditte che già dal 2018 applicheranno volontariamente il «sistema 80-20» (con lavorazione diretta dell’80% del grezzo estratto), avendo una riduzione annuale del canone di concessione. «La nostra amministrazione vuole conciliare gli obblighi di trasparenza e tracciabilità del porfido in uscita dalle cave con la volontà di semplificazione di procedure e sistemi di calcolo - ha precisato l’assessore Giuliano Ravanelli - la nuova web app permette sia il controllo da parte del comune secondo le regole di settore, si la tutela delle esigenze imprenditoriali di semplificazione e velocità. L’obiettivo primario non sta nel rallentare l’attività estrattiva ma garantire il suo corretto svolgimento». Un sistema innovativo che richiede comunque volontà e precisione delle ditte concessionarie nell’utilizzare la nuova app (gratuita), registrando ogni movimento del porfido grezzo ed inserendo dati corretti e puntali.