In Paganella impianto antinebbia installato sulla pista Panoramica
Piste da sci con un impianto luminoso antinebbia, del tutto simile a quelli esistenti sulle autostrade, per aumentare il loro grado di sicurezza. Si tratta del sistema «Fog Lights», installato provvisoriamente e a titolo sperimentale sul primo tratto della pista Panoramica, che è stato apprezzato sia dai dirigenti della società Paganella 2001, sia dai vertici di consorzio Paganella Ski. Il suo funzionamento è molto semplice: è una catena luminosa sincronizzata con la cosiddetta cascata a «occhio di gatto»; un impianto composto da paline luminose a led, con accensione sequenziale in caso di scarsa visibilità (nebbia e tardo pomeriggio).
«La nostra società ha investito già parecchio sulla sicurezza delle piste - spiega Eduino Gabrielli, presidente della Paganella 2001 - e questo è un sistema di protezione per gli sciatori destinato a diminuire gli incidenti causati dalla scarsa visibilità. Nel mese di marzo abbiamo avuto parecchie giornate di nebbia con visibilità ridotta a pochissimi metri e ciò trae in inganno lo sciatore che, perdendo l’orientamento, rischia di finire fuori pista e perdersi o, peggio ancora, di cadere lungo il pendio e farsi male».
La Paganella è stata scelta dalla Securlife di Lavis per collaudare il prototipo di questo sistema di sicurezza: «La messa in sicurezza di posti di lavoro è la mission della nostra azienda - aggiunge il titolare della SecurLife, Massimo Taufer - e, con il presidente Gabrielli, riteniamo che questo sistema di illuminazione è una possibile soluzione per diminuire gli infortuni sulle piste, anche per quanti praticano lo scialpinismo in condizioni di scarsa visibilità».
Il prototipo di «Fog Lights» ha dimostrato un’efficiente funzionalità nelle scorse giornate di maltempo e i soddisfacenti risultati della sperimentazione stanno attirando l’interesse di altre località turistiche invernali. «Siamo convinti che il nostro fine sia di far sì divertire gli sciatori, ma soprattutto di garantire la massima sicurezza delle nostre piste - osserva il direttore di Paganella Ski, Ruggero Ghezzi - e con questo sistema di prevenzione attiva, crediamo di poter adempiere al nostro compito di gestione della sicurezza e del controllo delle piste».
Il sistema può essere installato in due modi: o autonomamente, con delle postazioni autoalimentate da un piccolo pannello fotovoltaico, oppure con un impianto di alimentazione elettrica che collega l’intera catena intermittente. Per mettere in sicurezza una pista per un tratto in curva di circa duecento metri lineari, il costo si aggira sui 5.000 euro, che aumenta del doppio nel caso di un impianto «fisso», alimentato da una linea elettrica. La distanza tra una postazione luminosa e l’altra dipende dal raggio di curvatura della pista: in media si piantano i corpi illuminanti ad una distanza di venti metri l’uno dall’altro. L’accensione viene attivata o da una fotocellula crepuscolare, che si accende e si spegne automaticamente quando le condizioni di visibilità sono insufficienti, oppure può anche essere regolamentata per fasce orarie, in caso di manifestazioni serali o di raduni in notturna di scialpinismo.