Sul progetto della piazza di Fai una pioggia di osservazioni
E’ un deciso «niet» al progetto della «Piazza verde», quello che si legge nelle osservazioni presentate in municipio dal comitato spontaneo «Fai per Fai». I firmatari del documento sono i sette fondatori del comitato (Guido Agostini, Paolo Agostini, Maurizio Armanini, Aldo Clementel, Viviana Clementel, Claudio Dalrì e Mattia Tonidandel), assieme al gruppo di studio istituito all’interno del comitato stesso (Alberto Battistoni, Guido Ferrara, Giuseppina Ghezzi e Maria Perlot).
Al comitato aderiscono un’ottantina di famiglie di Fai con l’intenti di rendersi utili, con senso civico, ad instaurare un confronto con l’amministrazione comunale sulle decisioni che riguardano l’intera comunità, dal momento che il consiglio comunale, formato solo dalla lista del sindaco Gabriele Tonidandel, non annovera gruppi di minoranza.
L’argomento della «Piazza verde» ha spaccato il paese in due e l’assemblea pubblica dello scorso 26 ottobre ha evidenziato la frattura tra chi è a favore del progetto voluto dall’amministrazione comunale e i cittadini che lo contestano.
Per i rappresentanti del comitato, la proposta progettuale non è condivisibile perché non si tratta di un intervento strategico finalizzato allo sviluppo locale; men che meno ha una finalità di opera «sovracomunale», così com’era stata proposta alla Provincia per ottenere il finanziamento del Fondo territoriale.
«È un’opera - si legge nel documento - che, invece di risolverle, aumenta alcune criticità presenti nello spazio urbano più significativo e frequentato; accanto a ciò sconcerta la trasformazione di uno spazio già urbanizzato (parcheggio esistente) in area verde, per poi vedere la trasformazione di un suolo a verde privato in un nuovo parcheggio. Un’altra perplessità nasce dal fatto che il progetto non lascia intravvedere neppure a lunga scadenza l’eliminazione del traffico che attraversa il paese».
Insomma: il progetto, a detta del comitato, non garantirebbe una degna qualità di vita per gli abitanti, aumenterebbe il rischio dei pedoni per la concentrazione di traffico nel centro storico, soprattutto nei fine settimana, e porterebbe ancor più inquinamento prodotto da quanti girano con il proprio automezzo per le strade del paese alla ricerca di un parcheggio.
I due milioni e mezzo di costo dell’opera, sono considerati dai firmatari uno sperpero di denaro pubblico e sollevano incertezze palesi sul completamento dell’opera, poiché risulta finanziato solo il primo lotto.
In paese sta prendendo piede anche l’idea di indire un referendum ma, prima di raccogliere le firme, il comitato auspica in un ripensamento dell’amministrazione comunale e in un ridimensionamento del progetto. Per il comitato esistevano priorità ben diverse per chiedere soldi al Fondo strategico territoriale, prima di sottoporre alla Provincia l’idea di una «Piazza verde» e i rappresentanti di «Fai per Fai» non comprendono cosa possa servire uno spazio così ampio per lo sviluppo economico del paese. La giunta comunale è intenzionata, però, a non fermarsi e procedere con il progetto esecutivo del primo lotto, per il quale la Provincia ha stanziato un contributo di 900.000 euro sempre se la nuova amministrazione provinciale non intenda revocare i finanziamenti per i lavori non ancora appaltati.