Legnaia distrutta dal rogo nel centro di Albiano
Incendio nel primo pomeriggio di ieri in pieno centro ad Albiano: verso le 13.30 le fiamme sono divampate all’interno di una baracca in via de Filippi, adibita a legnaia.
In pochi minuti le fiamme hanno preso vigore, tanto da spingere alcuni residenti nelle abitazioni vicine - dopo aver allertato i vigili del fuoco attraverso la chiamata al numero unico per le emergenze 112 - ad attivarsi in prima persona per arginare il rogo, che rischiava di minacciare le loro case, complice anche il vento.
Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco volontari del corpo di Albiano che con otto uomini hanno ben presto avuto ragione dell’incendio, che nel frattempo aveva pesantemente danneggiato la struttura, in legno e lamiera.
Per evitare qualsiasi rischio legato alla possibilità che le fiamme riprendessero vigore, quel poco che restava della baracca è stato abbattuto e l’area è stata bonificata e messa in sicurezza da parte dei vigili del fuoco.
Ancora incerte ed in corso di verifica le cause dell’incendio: la struttura non era collegata alla rete elettrica e dunque non è possibile che a far partire le fiamme sia stato un corto circuito. Non è possibile, al momento, escludere la possibilità dell’atto doloso, figlio eventualmente di una pericolosa bravata, ma una delle ipotesi più concrete è quella della natura accidentale, legata ad esempio al getto da parte di un passante di un mozzicone di sigaretta che avrebbe poi innescato il rogo.
A seguito dell’incendio non sono stati registrati danni a persone o a cose, ad esclusione evidentemente della legania.
Allarme incendio nel pomeriggio di ieri in via Sanseverino, sotto l’impalcato della piattaforma che dal quartiere delle Albere porta verso l’Adige sovrastando il corso dell’Adigetto: verso le 15 le fiamme hanno distrutto un materasso, parte di una serie di giacigli di fortuna realizzati da gruppi di persone senza fissa dimora - circa una decina in quel punto, è stato stimato calcolando il numero di materassi trovati - che trascorrono le notti cercando riparo dal freddo e dalle intemperie tra le travi in cemento armato.
Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco permanenti di Trento, dopo che numerose chiamate sono giunte agli operatori della centrale unica per le emergenze da parte di persone che notando il fumo nero che si levava nella zona hanno immediatamente contattato il 112.
Per mettere in sicurezza l’area i vigili del fuoco hanno dovuto operare dotati di autorespiratori dato che il rogo si è sviluppato in un punto piuttosto angusto, con il fumo acre frutto della combustione del materasso che si è concentrato in uno spazio ridotto.
Per alcuni minuti il fumo ha invaso anche il vicino sottopassaggio, con gli agenti della polizia locale del capoluogo che sono intervenuti a supporto dei vigili del fuoco per regolare la circolazione nelle fasi di spegnimento dell’incendio.
Fortunatamente nel momento in cui sono divampate le fiamme nessuno dei senza fissa dimora erano presenti e non si sono registrati così intossicati né altri coinvolti: non è stato necessario l’intervento dei sanitari, che sono comunque arrivati sul posto in via precauzionale.
L’incendio del materasso è partito molto probabilmente da un braciere di fortuna utilizzato dai senza fissa dimora per riscaldarsi, lasciato vicino al giaciglio e che non era stato evidentemente spento del tutto, con il calore che ha poi distrutto il materasso.