Lega all'attacco sulla ciclabile Ma sbaglia obiettivo
Dove è finita l’illuminazione sul tratto ciclopedonale fra Maso Callianer e Zambana? È la provocatoria domanda contenuta nell’interrogazione presentata, nei giorni scorsi, dalla Lega di Lavis.
L’Adige ha approfondito la questione in Comune apprendendo peraltro che in realtà tutto è pronto, finanziato e predisposto per l’installazione dei lampioni, in attesa soltanto del via libera della Comunità di Valle.
«Tale tratta ciclo-pedonale – scrivono i consiglieri del Carroccio Monica Ceccato, Cristian Giongo e Simone Moser – tanto atteso dai residenti della località Maso Callianer, oltre che avere una funzione di protezione per tutti i ciclisti, ha anche la funzione di permettere un collegamento veloce con Zambana ed una importante utilità per i pendolari lavoratori e gli studenti che debbano recarsi alla stazione ferroviaria. Dopo un sopralluogo accurato, effettuato alla mattina presto ed alla sera, abbiamo constatato che tutto il tratto in oggetto è sprovvisto di impianto di illuminazione pubblica. Rendendo così il tragitto pericoloso ed insicuro».
Con questa interrogazione la Lega lavisana chiede quali fossero le operazioni di riqualificazione prevedeva il progetto di Maso Callianer. Oltre a porre altri interrogativi legati al costo del progetto della strada e le motivazioni per le quali non è stato pensato un impianto di illuminazione. O se questo è stato ipotizzato per un futuro intervento. La risposta a queste domande, come anticipato, al di là del sopralluogo della Lega, è nel progetto stesso dell’opera e nei lavori già svolti, ma non visibili.
Il cavidotto a lato della ciclabile è già stato realizzato, così come i 17 plinti per i lampioni. Per passare alla loro posa in opera si attende solo l’ok della Comunità di valle al progetto illuminotecnico depositato da Air spa.