Muore 3 giorni dopo il fratello Renzo Mezzocorona, Fausto Pichler ucciso dal virus Fu capo dei pompieri per 27 anni
Il destino beffardo è davvero cieco ed insensibile.
Non guarda in faccia nessuno. Nemmeno quelle persone che, per tutta la vita, si sono spese per la propria comunità. Il pugno nello stomaco alla comunità di Mezzocorona è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri, quando purtroppo sono arrivate le prime conferme. Fausto Pichler “è andato avanti”.
Fausto, l’uomo all’apparenza burbero ma che nascondeva un cuore d’oro sotto quei baffoni, non c’è più.
Una dozzina di giorni fa il suo 74esimo compleanno, ora l’ex comandante dei Vigili del fuoco, l’uomo sempre in prima linea quando si trattava di dare una mano alla sua Mezzocorona in mille e più occasioni, l’uomo che regalava cestini di pere ai bambini delle Fabuline, non c’è più.
Il destino per mano del Coronavirus, rifila una seconda mazzata nel giro di pochi giorni alla famiglia Pichler. Appena tre giorni fa la scomparsa di Renzo, fratello di tre anni più grande rispetto a Fausto, altra persona che a Mezzocorona ha seminato tanto tanto, attraverso la fondazione del Gruppo Multiservizi. Troppo presto il destino ha voluto riunire in cielo due fratelli, lottatori fino all’ultimo istante, accomunati dallo stesso amore sconfinato per la propria borgata e la propria gente.
Qualcosa come 27 anni al comando dei Vigili del fuoco di Mezzocorona non si possono dimenticare. E così anche una volta smesso di essere membro operativo quella divisa Fausto non se l’è mai voluta togliere. Ricoprendo, per tre mandati, la carica di presidente dell’Associazione dei vigili del fuoco fuori servizio del distretto che raccoglie Piana Rotaliana, Altopiano della Paganella e bassa val di Non.
«Oggi è un giorno triste per noi, molto triste ? hanno scritto sui propri canali social i vigili del fuoco volontari di Mezzocorona ? se n’è andata una parte importante della nostra storia. Un grande pompiere ed un gigantesco amico. Grazie da parte di tutto il Corpo per quello che hai fatto e per quello che hai dato a tutti noi».
Appena ieri sera la notizia della scomparsa di Fausto si è diffusa a Mezzocorona i messaggi di cordoglio sono piovuti da ogni parte. In primis alla moglie Pina ed ai figli, Sara e Nicola.
Il cielo era più triste ieri sera sopra al Monte di Mezzocorona. Su quel Monte che Fausto amava in modo assoluto, su quei sentieri percorsi tante e tantissime volte. Un amore quanto quello per la fotografia. Bella passione quella che l’ha portato ad immortalare, lungo tutta la sua vita, i cambiamenti della sua Mezzocorona e l’operato dei suoi ragazzi in divisa. Groppo in gola per tanti, in queste ore, nella borgata rotaliana. A partire dal suo primo cittadino, un affranto Mattia Hauser. «Sorridi ancora sotto i tuoi baffoni, insegnami qualche termine dialettale che non si usa più e raccontami ancora un pezzo di storia di Mezzocorona. Il 13 marzo ci siamo sentiti per il tuo compleanno, com’è possibile? Eppure questo virus bastardo è così, non si vede ma c’è ed in un attimo entra nelle nostre vite e le stravolge. Ma Fausto ti prometto che vinceremo noi! E superata questa emergenza ci troveremo insieme ai tuoi amati vigili del fuoco, per ricordarti e ringraziarti, per l’uomo che sei stato, per il tuo altruismo, per la tua disponibilità, per la tua passione e la tua gioia. Per essere stato, insieme a tuo fratello Renzo, uno di pilastri della nostra comunità. Un abbraccio Fausto, sono orgoglioso di averti conosciuto».