Lavis, il Comune decide se autorizzare una terza farmacia
La legge ne prevede tante sopra i 10mila abitanti
LAVIS - Il Comune dovrà decidere se dare o meno il «via libera» alla nascita, sul territorio comunale, di una terza farmacia. Ma quella che oggi è una possibilità di scelta fra pochi anni sparirà, in quanto la legge prevede che sopra i 10 mila abitanti (ed a Lavis ne mancano 600 circa per superare questa quota) la possibilità di aprire una farmacia non sia più vincolata a pareri comunali, ma libera per chiunque.
La Provincia, di recente, come fa a cadenza almeno biennale, ha chiesto ai Comuni che si trovano vicini alla quota dei 10 mila residenti di esprimersi a riguardo. Così il prossimo 18 febbraio, nella nuova seduta del consiglio comunale, l’aula di via Matteotti sarà chiamata ad esprimersi se concedere o meno la possibilità di aprire fin da subito una terza farmacia che si andrebbe ad affiancare alla Comunale di via Matteotti e alla Farmacia Romani di via Segantini. Una eventuale terza farmacia che, nel caso ovviamente arrivi l’ok comunale, potrebbe trovare spazio secondo la legge a debita distanza dalle due attualmente attive, ad esempio a Pressano, in zona Felti oppure in zona San Lazzaro.
Una decisione sul sì o sul no sarà presa dall’aula del consiglio comunale in seguito alla presentazione di questa possibilità da parte dell’assessore comunale Isabella Caracristi e al dibattito che ne nascerà. Una seduta, quella in programma giovedì 18 febbraio, che si annuncia alquanto ricca di spunti e di punti all’ordine del giorno, tanto che se non si esauriranno quel giorno si proseguirà la serata successiva. Il dibattito, rigorosamente on-line e con diretta streaming sul sito internet www.magnetofono.it, prenderà il via dai punti rinviati dall’ultimo consiglio comunale di gennaio, ovvero le due interrogazioni presentate da Lega Trentino e Lavis Civica, con il Carroccio che ha presentato un documento per capire l’iter di riqualificazione dell’area Masere mentre Lavis Civica ha presentato una interrogazione per capire le necessità e le prospettive per la zona Itea di viale Mazzini.
Spazio quindi a due mozioni, presentate da Pd e Lega, rispettivamente per esprimere sostegno a Patrick Zaki, detenuto da lungo tempo in Egitto, e per permettere la celebrazione di matrimoni civili in alcuni punti caratteristici di Lavis come il Giardino dei Ciucioi, l’anfiteatro del Parco Urbano e palazzo Maffei. Il «menù» di questa seduta consiliare prevede poi il dibattito inerente all’ordine del giorno della Lega sull’estensione della gratuità per i plateatici esterni dei locali fino al prossimo 31 dicembre ed, in seguito, l’approvazione o meno dei parcheggi di proprietà comunale.
Sul piatto anche l’adozione preliminare di una variante non sostanziale per opere pubbliche inerenti al parcheggio pertinenziale interrato in piazza Caduti di tutte le guerre ed rettifica di una deliberazione adottata dal consiglio comunale l’agosto scorso sulla sdemanializzazione di alcune particelle fondiarie per la realizzazione del nuovo collegamento fra via Galilei e la rotatoria di Asia.
L’assessore comunale Franco Castellan illustrerà poi una riduzione della tariffa rifiuti per venire incontro alla comunità in questo periodo alle prese con l’emergenza sanitaria, oltre ad altre due interrogazioni del Carroccio lavisano inerenti, da un lato, il futuro della Polizia locale della Rotaliana-Königsberg e, dall’altro, le finalità e i costi del posizionamento di un container nel parco comunale di via Canopi.