Altra raffica di furti nelle case a Zambana, il Comune allerta i cittadini
La calma è durata poche settimane dagli episodi precedenti: due giorni fa sono state registrate nuove intrusioni in abitazioni, stavolta tra via Degasperi e via Verdi. Il sindaco Tasin annuncia serate informative sul tema
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TERRE D'ADIGE. Lunedì sera alcuni abitanti di Zambana hanno ricevuto visite sgradite. Dopo qualche settimana di relativa calma, infatti, sono state registrate nuove intrusioni in abitazioni del paese, eventi che fanno seguito ai diversi episodi emersi negli ultimi mesi tra Lavis e la Piana Rotaliana. Come in altre occasioni, anche lunedì i malviventi hanno scelto l'ora del tardo pomeriggio, favoriti dal buio e magari dal fatto che gli abitanti delle case prese di mira in quei momenti possano essere indaffarati in altro.
Le chiacchiere in paese sono cominciate a girare sin dalle 18 di lunedì, con i social e i "gruppi" che hanno fatto da cassa di risonanza: cinque le abitazioni visitate tra via Degasperi (nella foto), strada che attraversa praticamente tutta la zona occidentale di Zambana, e via Verdi, arteria che partendo dalla stessa via Degasperi corre in una zona meno battuta, e quindi più favorevole per chi ha intenzione di intraprendere atti criminosi.
Nella maggior parte dei casi il bottino è stato piuttosto magro, mentre i danni alle finestre o ad altre parti delle case sono stati ben più ingenti. In un caso c'è stato chi, dopo aver sforzato una finestra, ha addirittura aperto dei pacchi collocati sotto l'albero di Natale, magari alla ricerca di qualcosa di prezioso da prelevare.
«Già la settimana scorsa - racconta il sindaco di Terre d'Adige, Renato Tasin - si erano registrati degli episodi simili nell'altra frazione del nostro comune, Nave San Rocco, dove è stato preso di mira il cantiere sulla strada provinciale in località Maset: in quel caso sono state rubate le batterie dei semafori. Da parte nostra siamo in costante contatto con il Corpo dei carabinieri di Lavis, abbiamo alcune telecamere dislocate in vari punti del nostro territorio, ma spesso è difficile individuare i responsabili di tali atti».
L'intenzione dell'amministrazione comunale è quindi quella di percorrere, per quanto possibile, la strada dell'informazione ai cittadini. «Come è già stato fatto in altri paesi, ad esempio a Pressano - conclude Tasin - abbiamo in mente di proporre serate informative sul tema. Spiace però constatare che anche nelle nostre piccole comunità il controllo di vicinato funzioni sempre meno: è possibile che nessuno noti mai niente?». A. Z.