Edilizia / Problemi

Lavis: la casa Itea ai Furli è un colabrodo, senza luce e con una stanza inagibile

La situazione va avanti da tre mesi: «Ho telefonato, è venuto un operaio, ha guardato l’acqua sul soffitto, è andato via. Un mese dopo ho dovuto chiamare i pompieri per una cascata»

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di Paolo Fisichella

LAVIS. Senza luce e con una stanza inagibile da fine febbraio. Questo l'incubo vissuto nell' appartamento Itea in Via dei Furli a Lavis dalla signora V.C. costretta, a causa delle cattive condizioni del locale, a dover anche allontanare la figlia e la nipotina. «Questa situazione - racconta la signora esasperata - va avanti da ormai tre mesi quando ho telefonato per la prima volta al numero verde dell'Itea segnalando una vistosa macchia d'acqua sul soffitto nella camera di mia figlia. Un operaio si è presentato quasi subito, prendendo visione del problema e facendo alcune foto del bagno del piano di sopra, ma i giorni intanto passavano e la macchia si estendeva».

Nel frattempo, oltre a dover allontanare la figlia e la nipote dalla casa, per timore del contatto dell'acqua con la corrente elettrica, la signora si è vista anche costretta a togliere la luce in alcune stanze, condizione che la costringe ancora oggi durante la sera a utilizzare delle candele per muoversi da un locale all'altro. «Dopo alcune settimane, i lavori ancora non iniziavano e nonostante le continue chiamate a Itea non sono mai riuscita a parlare con un responsabile - continua la signora -. Le cose sono precipitate il 26 marzo quando mi sono allarmata perché ha iniziato a piovere dal soffitto moltissima acqua. Allora ho chiamato i Vigili del Fuoco che hanno controllato il locale e hanno forato il soffitto per far defluire l'acqua in un secchio permettendo lo svuotamento».

Finalmente qualche giorno dopo i lavori nel piano superiore vengono svolti con la sostituzione del piatto doccia. Nonostante questo però l'incubo continua: «Da aprile le cose invece di migliorare sono andate sempre peggio - afferma la signora -. Piove più che mai e la muffa si è espansa ovunque. L'aria ormai è irrespirabile in tutta la casa e l'acqua ha rovinato completamente il parquet della camera». Oltre ai possibili problemi sanitari forte anche il disagio psicologico: «Da quando è iniziata questa situazione sono sempre in ansia - conclude la signora -. Se penso a tutte le cose che ho dentro quella stanza che ormai è completamente inagibile e al dover utilizzare la candela alla sera senza luce. E in tutto questo nemmeno un responsabile che mi abbia contattato. Adesso aspetto, poi non so cosa fare, dovrò chiedere dei danni». Negli ultimi giorni a fare un nuovo sopralluogo due idraulici che hanno segnalato la possibilità di un problema con l'acqua di carico ma per il momento di un intervento risolutivo ancora nessuna traccia.

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