Davide Sassudelli, in gara alla X-Pyr: a piedi e in volo con il parapendio ha attraversato tutti i Pirenei
Il pilota trentino di Nave San Rocco, supportato da Elisabetta Dallabrida e Patrick Gasperini, si è piazzato al dodicesimo posto nella competizione
TRENTO. Camminare e volare in parapendio lungo tutta la catena dei Pirenei, dall’Atlantico al Mediterraneo, percorrendo 224 km a piedi e 443 in volo, per 10.500 metri di dislivello totali. È l’avventura che ha appena concluso Davide Sassudelli, pilota e aspirante guida alpina classe 1998, originario di Nave San Rocco, che pratica questo sport da ormai sette anni, «anche se mi ci sono dedicato in maniera totalizzante da circa due. – spiega – La gara che ho appena portato a termine sui Pirenei si chiama X-Pyr ed è una competizione di hike and fly, disciplina del parapendio che prevede vengano percorse lunghe distanze spostandosi solamente e piedi o in volo».
Di più, nel caso dell’X-Pyr: perché alla sera, una volta atterrati, non era possibile spostarsi oltre 150 metri di perimetro dal punto raggiunto, pena la squalifica. Cruciale dunque, in quel caso, essere affiancati da un buon team di supporto: per Davide, la compagna Elisabetta Dallabrida, pilota di parapendio e accompagnatrice di media montagna, e Patrick Gasperini, guida alpina e anche lui pilota, che lo raggiungevano negli atterraggi per potergli assicurare l’approvvigionamento di tutto il materiale che non era obbligatorio portare in volo, cibo compreso.
Il percorso prevedeva inoltre dei punti di passaggio fissi, chiamati in gergo boe, da raggiungere in volo oppure a piedi. «Siamo partiti alle 10 del 23 giugno da Hondarribia e la prima tappa, fino a Saint Jean du Port, l’ho percorsa esclusivamente camminando, a causa della pioggia che m’impediva di volare. Così quel giorno ho raccolto nelle gambe un totale di 72 km e 2.000 metri di dislivello. – racconta Davide – La seconda giornata è stata più propizia per il volo, anche se i chilometri percorsi a piedi si sono rivelati comunque maggiori: 42 contro i 30 veleggiati. Dal terzo e quarto giorno la situazione è cambiata e grazie alle condizioni meteo favorevoli sono riuscito a volare di più, portandomi fino all’ottava posizione».
Non va infatti dimenticato come si trattasse comunque di una gara, che il team di Davide ha concluso dopo altri due giorni di volo e cammino, alle 16.30 del 28 giugno, in dodicesima posizione: un risultato di tutto rispetto, raggiunto da quella che è la seconda squadra italiana capace, nella storia di questa competizione, a portarne a termine l’intero percorso. «I primi ad averlo fatto – continua Davide – sono stati il fuoriclasse altoatesino Aaron Durogati con Matthias Dilitz, arrivati addirittura secondi, nel 2014».
Dieci anni dopo, Sassudelli ha brindato ad un’altra esperienza da fissare su un curriculum già molto ricco. «Grazie all’X-Pyr ho scoperto montagne incredibili in cui non ero mai stato – conclude Davide – e devo dire che il risultato è frutto di un lavoro di squadra straordinario, portato avanti grazie all’aiuto dei miei due supporter presenti in loco ma anche di Michele Boschi, che dall’Italia ci aiutava a mettere a punto la strategia più idonea, studiando mappe, meteo e il live tracking degli avversari. Sassudelli è cresciuto negli anni come atleta grazie al supporto costante della Scuola Parapendio Trento, fucina di nuove leve e appassionati di questo sport, che offre corsi e assistenza ai propri allievi ed ex allievi, capaci poi di diventare con il tempo professionisti di livello, esattamente come Davide.
Per l’estate, infatti, Sassudelli ha già nel mirino altre due importanti sfide: una gara di hike and fly, stavolta su invito, in Cappadocia, e poi ad agosto, dal 18 al 31, i mondiali giovanili di parapendio, sempre per la stessa disciplina, che si disputeranno in Slovenia.