Castel Caldes, apertura entro l'estate

«Puntiamo all'apertura, almeno parziale, entro giugno, in occasione di Arcadia, magari facendo di questo monumento uno dei punti focali della manifestazione». La vicesindaco Mariapia Malanotti, con competenze su cultura e istruzione, esprime chiaramente l'auspicio dell'amministrazione comunale, riguardo Castel Caldes, considerato che ormai il restauro è completato

di Guido Smadelli

«Puntiamo all'apertura, almeno parziale, entro giugno, in occasione di Arcadia, magari facendo di questo monumento uno dei punti focali della manifestazione». La vicesindaco Mariapia Malanotti, con competenze su cultura e istruzione, esprime chiaramente l'auspicio dell'amministrazione comunale, riguardo Castel Caldes: ormai il restauro è completato, manca ancora l'intervento sugli affreschi, che sarà condotto a stralci nei prossimi tre anni, ma il maniero sede della tragica storia/leggenda di Olinda e Arunte è pronto ad aprire i battenti, per accogliere mostre, momenti culturali, visitatori.
«Un castello che non può rimanere isolato, ma che va inserito in un contesto di carattere provinciale», ha affermato l'assessore  Tiziano Mellarini , al termine della visita al restaurato edificio storico, guidata dall'architetto  Andrea Lazzaroni , direttore lavori, che ha illustrato le metodologie di intervento, le variazioni apportate (la più consistente nell'atrio, dove sono stati recuperati dei percorsi in acciottolato), gli accorgimenti adottati; una visita cui hanno preso parte oltre a dirigenti provinciali il sindaco  Antonio Maini , il vice Mariapia Malanotti,  Alfredo Ravelli  presidente dell'Apt,  Alessio Migazzi  presidente della Comunità di valle. Mellarini si è complimentato per il lavoro svolto da progettisti ed imprese (un elogio particolare alla veneta Carron cav. Angelo Spa, che si era aggiudicata l'appalto): un'opera costata 3 milioni e 63 mila euro, con lavori iniziati a maggio 2010 e conclusi ieri l'altro, che ha comportato la demolizione di edifici novecenteschi addossati al maniero, la realizzazione di impianti tecnologici e di nuove scale per i collegamenti interni, la rivisitazione di pavimenti, serramenti, coperture. «Un luogo di sicuro richiamo, che andrà riempito di contenuti», ha affermato Tiziano Mellarini, ricordando come la valle disponga ora di due castelli, alle sue estremità: a valle quello in parola, sul fronte lombardo quello di Ossana, «e sicuramente entrambi avranno un ruolo importante, in occasione delle iniziative in programma per il centenario della Grande Guerra». Mellarini ha fatto accenno anche alla memoria storica e culturale della valle, citando tra i personaggi che qui potrebbero trovare spazio i politici solandri  Bruno Kessler  e  Flavio Mengoni , senza scordarsi di  Paolo Vallorz , artista nato a Caldes, fondatore del «Gruppo Contre», noto in tutto il mondo, parigino per vocazione ma profondamente solandro, come dimostra il suo frequente ritorno al paese natìo, dove ha peraltro creato molte delle sue opere.
Tornando alla probabile apertura entro l'estate, il castello non sarà comunque visitabile nella sua interezza, dato che in programma vi sono gli interventi di restauro degli affreschi; un lavoro certosino che sarà comunque spalmato su un periodo triennale. Probabile è che per quest'estate possano essere aperte a visite e iniziative i piani inferiori, ed in particolare quel salone delle feste molto spazioso ed in grado di ospitare dei concerti... uno magari di musica medioevale, proprio in occasione di Arcadia, come sussurrato ieri da Mariapia Malanotti. Per la parte superiore del maniero sarà necessario attendere: di lassù tra l'altro si gode una suggestiva vista sul fiume Noce e la bassa valle, da dove un tempo saliva la strada principale per Castel Caldes.

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