Volontari in prima linea contro i rifiuti in strada
Cento grandi sacchi, per un volume totale di oltre diecimila litri di rifiuti, sono stati riempiti nella Giornata ecologica alla quale ha preso parte una trentina di volontari di Spormaggiore, tra cui anche il sindaco Mirco Pomarolli. Lattine, bottiglie di plastica e tantissimi sacchetti pieni di immondizie di qualsiasi tipo sono stati raccolti lungo la strada che sale dalla Rocchetta fino a Castel Belfort: una quantità incredibile di rifiuti abbandonati abusivamente.
Cento grandi sacchi, per un volume totale di oltre diecimila litri di rifiuti, sono stati riempiti nella Giornata ecologica alla quale ha preso parte una trentina di volontari di Spormaggiore, tra cui anche il sindaco Mirco Pomarolli. Lattine, bottiglie di plastica e tantissimi sacchetti pieni di immondizie di qualsiasi tipo sono stati raccolti lungo la strada che sale dalla Rocchetta fino a Castel Belfort: una quantità incredibile di rifiuti abbandonati abusivamente.
Per il sindaco Pomarolli si tratta di rifiuti gettati da turisti maleducati, ma tra i volontari c’è chi racconta che potrebbero essere anche sacchetti abbandonati dagli abitanti dell’altopiano; probabilmente, per risparmiare sulla Tia (Tassa di igiene ambientale), hanno scelto di sbarazzarsi delle loro immondizie in questa maniera. Infatti, sull’altopiano, la raccolta avviene nei cassonetti a calotta, dove si introduce la chiave magnetica per versare il sacchetto del secco.
Per ogni svuotamento si pagano all’incirca 3 euro, e così tanti si sono inventati vari modi per disfarsi dei propri rifiuti: chi li abbandona lungo le strade e nelle campagne, o chi li getta nei cassonetti della carta e della plastica. Però Pomarolli esclude che la quantità di rifiuti raccolta ieri possa appartenere ai residenti: «Era da alcuni anni che non facevamo più la Giornata ecologica e quindi questi rifiuti chissà da quanto tempo erano nascosti tra i cespugli lungo la strada. Personalmente, non credo che questi rifiuti siano stati abbandonati da quando la tariffa si paga proporzionalmente al numero degli svuotamenti; secondo me è un fenomeno da attribuire ai turisti di passaggio, agli automobilisti che si dissetano durante la guida e poi gettano lattine e bottiglie dal finestrino».
Ma, tra le immondizie, c’erano anche rifiuti inerti e persino materiale elettronico.