Val di Non allarme pedofilo

POLIZIA_UR_4021654.jpgAveva appena terminato di seguire il catechismo con i compagni di classe, quando un uomo a bordo di un'utilitaria grigia lo avrebbe avvicinato offrendogli con insistenza delle caramelle. Il bimbo è però fuggito, rifugiandosi in casa dalla nonna. Il presunto tentativo di adescamento, avvenuto a Sporminore negli scorsi giorni, ha scatenato un vero e proprio allarme in tutta la val di Non. L'invito a prestare attenzione si sta diffondendo attraverso i social network e i telefonini delle mamme.

 

A Tuenno il vigile urbano ha persino incontrato la preside dell'istituto comprensivo, che avrebbe messo in allerta insegnanti e bidelli. Con una nota recapitata ai genitori, la dirigente ha dunque chiesto di parcheggiare le auto lontano dalla scuola sia al mattino sia a mezzogiorno, per un periodo non precisato: in questo modo, il vigile (in servizio anche a Tassullo) ha la possibilità di monitorare la situazione da lontano per individuare eventuali movimenti sospetti. «Si tratta solo di un'iniziativa precauzionale, di fronte al diffondersi della notizia che sta assumendo toni allarmistici» afferma il vigile Silvio Gentilini.


I carabinieri della compagnia di Cles sono a conoscenza di quanto accaduto e stanno effettuando i dovuti accertamenti per verificare l'autenticità dei fatti. All'episodio di Sporminore, infatti, pare se ne sia aggiunto un altro con una dinamica del tutto simile a Mollaro, piccola frazione di Taio. «Un mio assessore ha riferito ai carabinieri le voci che stanno girando in questi giorni - fa sapere il sindaco Stefano Cova -. So peraltro che la vicenda è stata oggetto di discussione tra gli insegnanti delle scuole elementari della Predaia». E la questione è stata approfondita anche ieri sera nel corso della riunione del gruppo di maggioranza in consiglio comunale a Sporminore: «Decideremo se è il caso di intraprendere delle azioni specifiche - prescisa il sindaco Fabrizio Franzoi -. Lo scorso anno avevamo ipotizzato l'acquisto di telecamere sulle principali strade, ma alla fine abbiamo rinunciato per via della spesa ritenuta eccessiva. Ora se ne riparlerà sicuramente». 

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