Storia di una comunità con al centro il maniero

In copertina c’è l’inedita veduta di «Castel Caldes in Val di Sole» in un disegno di Cipriano Pescosta datato 18 giugno 1856. La nuova fatica editoriale di Alberto Mosca «Caldes. Storia di una comunità» (353 pagine, Nitida Immagine Editrice) omaggia così il maniero, per secoli al centro della storia del territorio di Caldes.

Promossa dall’amministrazione comunale, la pubblicazione ripercorre le vicende di «sette paesi, due pievi e un Comune» a partire dalle labili tracce lasciate nei periodi più antichi «che testimoniano frammenti di memoria vecchi di millenni» fino ai giorni nostri. Attraverso i secoli, l’autore dà conto della complessità storica e delle particolarità che caratterizzano le comunità sorte nella parte bassa della Valle di Sole: Caldes, Samoclevo, Cassana, San Giacomo, Tozzaga, Bordiana e Bozzana.

La ricerca, partita circa tre anni fa, è meticolosa e rigorosa e si avvale di un approfondito lavoro sulle fonti d’archivio e iconografiche. Oltre agli archivi comunali e parrocchiali, all’Archivio di Stato di Trento, lo storico ha scandagliato la documentazione conservata presso archivi privati e familiari, seguendo un itinerario che lo ha portato a viaggiare tra documenti inediti raccolti tra l’Austria e la Repubblica Ceca. Il tutto è accompagnato da una completa ricognizione bibliografica.

«Pur in presenza di precedenti, settoriali pubblicazioni, per la prima volta, viene proposta qui una sintesi complessiva e di largo respiro - scrive Mosca nella prefazione -: per questo ho ritenuto opportuno procedere per grandi temi salienti, privilegiando quei contesti nei quali davvero si mettono in luce le peculiarità della storia di Caldes, cercando di offrire un mattone fondamentale alla conoscenza di essa».

La narrazione, quindi, affronta gli argomenti classici della storiografia di piccole comunità: la stratificazione dei poteri, con il dominio vescovile e la presenza signorile, le guerre e le epidemie, le carte di regola e le consuetudini. Non possono mancare poi le storie di nobiltà. Nobiltà che a Caldes e dintorni è rappresentata dalle famiglie dei Ganò-Caldes nel Medioevo, dei Thun, che fecero del castello di Caldes una delle loro roccaforti per tutta l’età moderna, dei da Flavon e degli Spaur. Altri capitoli sono dedicati alle famiglie di Caldes, alla comunità religiosa e alle chiese.

La storia del territorio di Caldes, viva fin dal XII secolo, viene letta infine alla luce dei diversi aspetti legati all’economia, all’agricoltura e all’associazionismo. Il libro, fresco di stampa, sarà presentato e distribuito alle famiglie di Caldes dopo le elezioni comunali del 10 maggio.

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