I massi a Tovel fatti esplodere con quaranta chili di dinamite
Sono serviti circa 40 chili di dinamite per far esplodere i massi che incombevano sulla strada provinciale del lago di Tovel.
Alle 13 in punto di ieri un boato ha accompagnato la pioggia di rocce sulla valle che conduce all’ex lago rosso. Inizieranno ora le operazioni di disgaggio: sarà necessario attendere alcuni giorni prima che la strada torni ad essere percorribile.
Rimane dunque in vigore il divieto di addentrarsi in Val di Tovel, emesso dalla Provincia a fine gennaio. Il distacco sulla parete rocciosa era stato molto consistente, come ha confermato la geologa Pina Zambotti che dirige i lavori realizzati dalla ditta Pek di Predazzo:
«Il fronte di roccia crollato era largo venti metri e profondo tre, per un totale di circa 100 metri cubi di materiale». Materiale che ha parzialmente danneggiato il Lec’, il canale irriguo risalente a fine Ottocento che serve circa 1.500 ettari di terreno agricolo situati tra Tuenno, Nanno, Tassullo e Cles.
A breve inizieranno dunque i lavori per ripristinare il manufatto. Prima però la zona dovrà essere rimessa in sicurezza: ora che i massi sono stati frantumati, i detriti dovranno essere gettati a valle e solo allora sarà possibile verificare la presenza di danni strutturali e ripristinare la spalletta del canale. La notizia delle operazioni non è stata resa pubblica in anticipo per evitare la presenza di curiosi e dunque a tutela della sicurezza dei cittadini.
Sul posto, ieri sono intervenuti i Vigili del fuoco volontari di Tuenno, oltre alla Polizia municipale e a un addetto della Protezione civile. Il video dell’operazione è pubblicato sul profilo Facebook del Comune di Ville d’Anaunia. Il traffico lungo la strada che da Tuenno porta al lago di Tovel era stato interrotto nella tarda mattinata del 17 gennaio dopo che sull’asfalto erano caduti numerosi massi.