Stelvio, Fraccaro: forum partecipativo per una gestione condivisa
PARCO DELLO STELVIO - «Il progressivo smembramento del Parco dello Stelvio è ormai un dato di fatto, così come il disinteresse dimostrato dalle istituzioni nazionali e provinciali e la loro sistematica sottrazione al confronto. Ma noi non molliamo e continuiamo a pretendere trasparenza sulla gestione di un Parco che è patrimonio collettivo e come tale va gestito».
Lo scrive il deputato Riccardo Fraccaro (Movimento 5 Stelle) che in un’interrogazione chiede al Ministro dell’ambiente «di avviare, d’intesa con la regione e le province autonome, un forum partecipativo aperto alle associazioni ambientaliste e alla società civile che porti alla definizione di un piano di gestione omogeneo delle aree protette in capo alla regione Lombardia e alle province autonome di Trento e di Bolzano. Ora - continua Fraccaro - in provincia di Bolzano la questione assume toni singolari. Da qualche settimana la Giunta provinciale ha istituito un gruppo di lavoro per la gestione della porzione di competenza del Parco: al tavolo sono stati invitati i rappresentanti dei comuni altoatesini del Parco, gli ambientalisti della val Venosta e i gruppi di interesse locale e provinciale, tra cui l’associazione provinciale dei cacciatori. Sono stati invece esclusi, a quanto ci risulta, i rappresentanti delle associazioni ambientaliste riconosciute a livello nazionale e che operano in provincia di Bolzano. Il gruppo di lavoro parte in questo modo viziato da squilibri macroscopici. Chiediamo quindi al Ministro Galletti cosa aspetti a farsi promotore di un forum realmente partecipato che lavori a una gestione omogenea tra le diverse province. Se si vuole andare oltre la politica degli annunci e costruire realmente il futuro del Parco dello Stelvio su principi di collaborazione e fiducia reciproca, quella della trasparenza e della partecipazione è l’unica strada percorribile».
Secondo Fraccaro, «su questo tema è mancata sin dall’inizio ogni volontà di dialogo, sia da parte del Governo che delle Giunte provinciali di Trento e Bolzano ? spiega Fraccaro -, a partire dagli appelli delle associazioni ambientaliste nazionali in difesa dell’unità del Parco. Appelli ampiamente sostenuti dalla società civile ma rimasti inascoltati, così come le nostre interrogazioni».