Castel Belasi: giochi di un tempo e arte contemporanea
Castel Belasi, i giochi di una volta e l’arte contemporanea: questa la sintesi dell’evento «Arte in gioco a Castel Belasi», curato da Marcello Nebl e Pietro Weber e inaugurata venerdì 8 luglio.
Ma, si sa, sintesi significa anche superficialità e poca attenzione per i particolari. La mostra allestita all’interno del castello è infatti di spessore, internazionale e ricca sotto molti punti di vista: «Fra i sei artisti che si sono messi in gioco e hanno dialogato con le mura di Castel Belasi c’è Kengiro Azuma - ha sottolineato Nebl - Novantenne scultore giapponese, kamikaze durante la seconda guerra mondiale, che si è salvato grazie alla fine della guerra. Decide di intraprendere la carriera artistica, studia a Brera e il suo nome è legato a lavori che sono presenti presso i Musei Vaticani e commissionati anche da Paolo VI».
Nebl non ha poi riparmiato lodi per gli altri artisti presenti, ovvero Marcovinicio, Franco Rasma, Luigi Stoisa, Paolo Tait e Pietro Weber: «Gli artisti si sono recati presso il castello l’inverno scorso - ha spiegato Nebl - visitando e scegliendo personalmente le stanze in cui installare i propri lavori». La mostra si divide in due parti: da un lato l’arte contemporanea, dall’altro l’importante collezione di giocattoli antichi di Zanella e Pasqualini, come un cavallo a dondolo di fine Ottocento.
Il tutto per creare un percorso che conduce il visitatore nelle stanze di Castel Belasi: «Vogliamo parlare di cultura internazionale, con artisti conosciuti anche al di fuori dell’Italia e, allo stesso tempo, vogliamo esaltare il castello con un evento che durerà due mesi - ha esordito il sindaco di Campodenno Daniele Biada - L’amministrazione si è impegnata in maniera particolare sulla cultura, poiché quest’ultima dovrà andare di pari passo con il turismo e Castel Belasi potrà essere una risorsa in questo senso, tanto quanto Castel Thun».
«Arte in gioco», infatti, non è stato un evento organizzato in maniera sommaria. Le istituzioni, come il comune, l’Apt, la Comunità di Valle e gli sponsor, hanno agito di concerto e voluto con forza la realizzazione di una mostra di questa portata. Questo anche per sensibilizzare l’attenzione di turismo e cittadinanza nei confronti del castello, acquistato dal comune di Campodenno nel 2000: «Castel Belasi sarà sottoposto a lavori di ristrutturazione per un valore di circa 2.200.000 euro, finanziati per il 90% dalla Provincia e la restante parte dal Bim. Sarà un intervento atto a ristrutturare ulteriormente il castello, i cui segni dell’incuria sono ancora evidenti - ha concluso il sindaco Biada - L’evento di Nebl e Weber è importante, poiché durerà nel tempo e non si tratta invece di un evento estemporaneo che porta un’attenzione solo limitata a questa struttura».
La mostra durerà fino al 28 agosto e sarà aperta dal martedì al venerdì dalle 14 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 20.