«Latte in festa» contro la crisi
Migliaia di persone all'iniziativa svoltasi lungo un percorso di tre chilometri, da Romeno a Sarnonico, lungo la pista ciclopedonale dei «Pradiei»
Un fiume continuo di gente, lungo un percorso di tre chilometri, da Romeno a Sarnonico, lungo la pista ciclopedonale dei «Pradiei», costellata di stand espositivi, punti ristoro, laboratori, momenti di animazione, con suoni di fisarmoniche e cortei di cani bovari svizzeri che trainano carrettini contenenti forme di grana. «Solamente oggi credo che almeno ottomila persone abbiano visitato questa esposizione - afferma la direttrice dell'Apt anaune, Giulia Dalla Palma - E sarebbero state molte di più se nella giornata di sabato il tempo ci avesse aiutato».
La prima edizione di «Latte in festa» è stata comunque un successo, di pubblico e d'immagine. «Un momento importante per la promozione del settore lattiero caseario», afferma Guido Lanzerotti , presidente del caseificio sociale di Romeno, presente con un proprio stand così come gli altri sette caseifici operanti in valle, affiancati dagli stand di sei degli otto gestori di malghe produttori di formaggi ed altri prodotti caseari.
«Un settore ancora in sofferenza, dato che il latte alimentare al produttore viene pagato sui 30 centesimi al litro - continua Lanzerotti - La trasformazione in grana o in formaggio garantisce qualcosa in più, ma il momento non è dei più facili, ad esempio la chiusura dell'export in Russia ci penalizza. Va detto che in valle di Non viene prodotto il 70% del Trentingrana, ogni caseificio poi produce prodotti nostrani, alcuni formaggi con marchio, e questo è un settore che va, tra consumo locale e dei turisti, ma qui va destinato solo il 5-7% del latte prodotto. Importante - conclude Guido Lanzerotti, - sarebbe che almeno in zona si consumassero prodotti locali, sostenendo l'economia e le aziende che operano sul territorio».
La sola nota negativa della festa, secondo il presidente del caseificio romenese, è stata l'inaugurazione: non per colpe organizzative, ma perché, studiata per benino, è stata guastata dal maltempo. La giornata di sole domenicale ha comunque fatto volgere il bilancio in positivo. A visitare il percorso anche l'assessore provinciale Michele Dallapiccola , ideatore di questa iniziativa, che nel corso dell'estate viene proposta anche nelle altre vallate zootecniche trentine.
«Con l'intenzione di farla diventare un appuntamento a cadenza annuale», afferma Giulia Dalla Palma, che sottolinea come in questa edizione nonesa il sostengo economico, oltre che dalla provincia, sia stato dato da Apt, Comuni, Casse rurali. «Questo ci ha permesso di proporre una grande manifestazione, con l'esposizione dei prodotti, le dimostrazioni di mestieri legati alla zootecnia, ed anche con momenti curiosi o di interesse - continua Dalla Palma - Come nello stand dei "goccioloni di latte" dove degli studenti della facoltà di chimica spiegavano ai ragazzi cosa succede nel nostro stomaco quando si beve del latte. O quello dove gli Amici della Terra confezionavano degli yogurt abbinandoli ai loro prodotti, con delle coppe di yogurt alla frutta stratosferiche.
C'era poi la possibilità di pranzare sotto apposito tendone allestito, così come di godere di un MilchNic, una versione casearia del picnic, con sacchetto pieno di panini e quant'altro per un abbondante spuntino all'aperto». Insomma, tutto bene. Con il tempo a far dispetti, anche nel tardo pomeriggio di ieri la piovutina che nessuno si augurava ha fatto la sua comparsa. Ma ormai la festa era stata un successo; ed è proseguita comunque fino a notte.