Zattere con alberi galleggianti per l'area delle Plaze
L’acqua incontrerà la terra e gli alberi «galleggianti» entreranno nel lago di Santa Giustina. Le suggestioni non mancano nel progetto di riqualificazione dell’area delle Plaze di Dermulo, illustrato a Predaia dall’architetto Marco Malossini che l’altra sera è intervenuto in consiglio comunale. Il progetto - che come ha osservato il sindaco Paolo Forno non prevede colate di cemento - fa parte del primo lotto di interventi di ripristino ambientale e proprio oggi approderà in Conferenza dei servizi per la sua approvazione. Il progettista avrà quindi 45 giorni di tempo per presentare l’elaborato esecutivo; i lavori per un importo pari a circa 900mila euro potrebbero iniziare già la prossima primavera.
«Questo progetto si inserisce in un più generale rilancio della val di Non in chiave turistica» sono state le parole del primo cittadino, che ha aggiunto: «L’intervento si conclude in questo primo step e punta a valorizzare l’area in uno stile del tutto simile a quello dei laghi di Coredo. L’auspicio è che l’area possa essere completata con altri interventi». A tal proposito, si è parlato di un biolago che potrebbe essere finanziato con il Fondo territoriale a disposizione delle amministrazioni comunali nonese.
Questo primo intervento (che segue l’allargamento della strada di accesso, con la realizzazione delle infrastrutture per i sottoservizi) vuole dunque migliorare la fruibilità delle Plaze senza modificarne l’estetica in modo sostanziale. Nell’area più a valle è prevista la realizzazione di una terza piazzola con la funzione di parcheggio, ribassata rispetto al parco. Verranno riqualificati i punti fuoco e sarà effettuata un’importante opera di pulizia del sottobosco. Sarà inoltre creato un «canale alberato» di betulle, cespugli di lavanda, rosmarino e sambuco in direzione di castel Cles, mentre sulla spiaggia troverà spazio una struttura che potrebbe essere adibita a deposito di kayak e bar. Non mancheranno infine i giochi d’acqua per i bambini. Nel progetto sono state inserite anche le zattere con gli «alberi galleggianti», che si ispirano a quanto è già stato sperimentato a Rotterdam.
Per quanto riguarda invece il crossodromo di Coredo, l’aula ha approvato la proposta di convenzione per il suo utilizzo con il voto contrario di 5 dei 6 membri di minoranza. Gli esponenti di opposizione hanno infatti contestato i contenuti del documento, predisposto da un’apposita commissione presieduta dal vicesindaco Lorenzo Rizzardi e composta dall’assessore Elisa Chini, dal consigliere Angelo Potì (minoranza), dal sindaco di Sanzeno Paolo Pellizzari e da Daniele Paris in rappresentanza del Moto Club Rallo, socio di minoranza. Unico favorevole ai contenuti della convenzione (oltre alla maggioranza, che si è dimostrata compatta) è stato proprio Potì. La convenzione - che rappresenta l’ultimo passaggio prima della pubblicazione dell’appalto di gestione - è stata invece duramente criticata in particolare da Stefano Cova, che ha focalizzato la sua attenzione sui periodi di apertura della struttura. L’impianto potrà infatti essere utilizzato cinque giorni a settimana per tutto l’anno, tranne nel mese di agosto, il pomeriggio del 29 maggio e la prima domenica di settembre (feste dei Santi Martiri di Sanzeno) e il Venerdì Santo di ogni anno.
«Questo documento contrasta con quanto previsto dalla valutazione di impatto acustico, allegata al progetto approvato da Piazza Dante - ha affermato Cova - Non siamo contrari al crossodromo, ma le regole vanno rispettate. Quella valutazione di impatto prevedeva infatti l’apertura dell’impianto solo da aprile ad agosto e nel mese di ottobre per soli due giorni in settimana».