Val di Sole, credito
La giunta provinciale ha dato l'ok
Prosegue il processo di fusione delle Casse rurali della Val di Sole. La Giunta provinciale ha autorizzato la fusione per incorporazione della Cassa rurale di Rabbi e Caldes nella Cassa rurale Alta ValdiSole e Pejo e, conseguentemente, la modifica dello statuto della Cassa rurale incorporante.
Si tratta di un passaggio che, seppur burocratico, era atteso dai due istituti di credito cooperativo che potranno ora continuare con il percorso di unione. La fusione, voluta da entrambe le rurali per affrontare al meglio le sfide di un mercato del credito e finanziario in continua evoluzione, era stata deliberata a marzo dai consigli di amministrazione delle due realtà con l’adozione di un protocollo d’intesa illustrato successivamente ai soci durante le assemblee che ogni hanno si celebrano in primavera.
Con il via libera della Provincia, quindi, le due compagini sociali saranno chiamate a esprimersi in merito al progetto di fusione vero e proprio. «Con ogni probabilità - spiega il presidente della rurale dell’alta valle Maurizio Albasini - le assemblee saranno indette contemporaneamente dalle due casse rurali e si terranno tra circa un mese, giorno più, giorno meno. La fusione diventerà operativa a partire dal 1° gennaio 2017 e intorno alla fine di quel mese tutti i soci, diventati ora un’unica base sociale, saranno di nuovo convocati per l’assemblea elettiva della nuova cassa rurale».
Fino ad allora, in questi mesi di transizione, rimarrà in carica il consiglio d’amministrazione della rurale dell’alta valle, in quanto istituto incorporante. Dopodiché, il nuovo cda (della durata di tre anni) sarà scelto tra i rappresentanti delle due banche cooperative estinte: 4 membri saranno riservati alla rurale di Rabbi e Caldes e 6 spetteranno all’alta valle, mentre il presidente sarà indicato senza vincoli territoriali direttamente dai soci.
Dal 2019, quindi, una volta entrata a regime la fusione, il cda sarà formato da 8 consiglieri, espressione di tutta la compagine sociale e non più legati alle zone di provenienza, più il presidente. La cassa rurale, in base al progetto, prenderà il nome di Val di Sole e avrà la propria sede a Malé, il capoluogo della valle.
«Abbiamo già pronto il logo - continua Albasini - al quale abbiamo voluto aggiungere, sulla destra, anche il sole, simbolo della valle usato dall’Apt, per sottolineare ancor di più come stia nascendo qualcosa di nuovo». Già definiti anche i ruoli dirigenziali, con la scelta di affidare la direzione generale all’attuale direttore della Cassa rurale dell’alta ValdiSole e Pejo Marco Costanzi e l’incarico di vice direttore a Sandro Stanchina, oggi uno dei vicedirettori della Cassa rurale di Rabbi e Caldes. «La decisione di fonderci - ricorda infine Albasini - non è dovuta a un’imposizione o a una necessità. Entrambe le casse rurali hanno i conti in ordine, ma abbiamo ritenuto che questo passo potesse garantire il contenimento dei costi ed elevare la qualità dei servizi».
«Abbiamo lavorato per questo progetto - aggiunge quindi Caludio Valorz, presidente della Cassa rurale di Rabbi e Caldes - e lo abbiamo fatto con entusiasmo perché siamo convinti di fare una cosa importante per la Val di Sole. Già da mesi le due strutture sono impegnate insieme sulla riorganizzazione complessiva. Il momento è maturo per unire almeno alcune iniziative che gravitano in valle. Ritengo che sia un passo positivo per la nostra cassa rurale. Ne abbiamo parlato abbondantemente nell’ultima assemblea e mi pare che gli interventi fatti in quell’occasione dai soci fossero tutti a favore di questo passaggio. Direi che non dovrebbero esserci difficoltà».