Piazze solo per i pedoni Parte la sperimentazione
Cles, le ex scuole di via Filzi verranno demolite
Il centro del capoluogo della val di Non cambierà volto nei prossimi mesi, con la demolizione delle ex elementari di via Filzi e l’avvio della sperimentazione per chiudere parzialmente le piazze del paese. L’annuncio è arrivato l’altra sera in consiglio comunale, nel corso della relazione al bilancio proposta dal sindaco Ruggero Mucchi.
Il documento di programmazione economica pareggia a quota 21 milioni di euro, mentre il Piano delle opere supera i 12 milioni di euro.
«La pedonalizzazione del centro e la sua riorganizzazione urbana è ormai auspicata da tutti - sono state le parole del primo cittadino -. Un obiettivo che non potrà essere raggiunto finché non ci sarà un’adeguata viabilità alternativa, su cui stiamo lavorando». Una prima sperimentazione potrà essere avviata grazie al nuovo collegamento fra Via San Vito e Via Diaz attraverso Via Matteotti, mentre in futuro sarà possibile chiudere l’anello su piazza Fiera con la cosiddetta «bretella nord». Le modifiche viarie saranno concordate con le consulte e precedute da una fase di sperimentazione. «Nel contempo - ha annunciato a sorpresa il sindaco Mucchi - si dovrà procedere alla demolizione dell’edificio ex elementari in Via Filzi che, seppure a malincuore, non è recuperabile in modo valido ed efficace a scopi alternativi garantendo l’assoluta certezza tecnica di sicurezza». La struttura - dismessa da oltre due anni in seguito al trasferimento degli alunni all’ex Filanda - era finita al centro delle polemiche per via di alcuni problemi statici rilevati da una commissione tecnica. «La scuola presentava una situazione di ammaloramento ineluttabile con conseguente insicurezza generale», aveva evidenziato all’epoca il governatore Ugo Rossi rispondendo a un’interrogazione della Lega Nord.
Ed è stata proprio la consigliera comunale del Carroccio Giulia Zanotelli a chiedere lumi sulla decisione di abbattere l’edificio, precisando che «la sicurezza dei nostri ragazzi viene prima di tutto». «Avremmo evitato volentieri questa decisione - ha risposto il primo cittadino -, ma quel volume è troppo grande per pensare a una sua messa in sicurezza, che costerebbe alcuni milioni di euro. Quella è un’area strategica per il nostro paese, dove in futuro potranno prendere forma le soluzioni più diverse». Le ruspe arriveranno in primavera e una parte dell’area potrà essere adibita temporaneamente a parcheggio. Secondo il consigliere Marcello Nebl (Ascoltiamo) l’abbattimento delle scuole va considerato un’opportunità: «Quella dell’ex Filanda è una struttura moderna, a misura di bambino». Nei prossimi due anni il polo scolastico comunale sarà dotato di «una nuova palestra e di una nuova mensa, naturale e necessario completamento della struttura» ha specificato il sindaco Mucchi.
Intanto, le scalette del Dos di Pez, l’acquedotto e la centrale di Santa Emerenziana sono già in corso di realizzazione, mentre presto partiranno i lavori dell’asilo nido, l’asfaltatura della strada della montagna, la sistemazione del palazzetto al Ctl, il parcheggio interrato dietro la chiesa e il continuo rinnovamento della pubblica illuminazione.
«Non si trascureranno neppure temi molto sentiti come quello dello sbarrieramento dei percorsi pubblici e della messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, oltre al rinverdimento dell’abitato» ha sottolineato il sindaco.
«La seconda fase del Masterplan - ha concluso - che sarà presentato a breve in aula, ci consentirà di lavorare, insieme a tutta la popolazione, proprio sulle opere e sulle strategie che è opportuno perseguire nel medio-lungo periodo».