Stelvio, Comitato Parco: vietato assistere alle riunioni
Appello di Salvatore Ferrari al Consiglio provinciale: cambiare la legge
«Tra le prime decisioni assunte a maggioranza (con il voto contrario del sottoscritto e del rappresentante della Sat) dal Comitato provinciale di coordinamento e di indirizzo del Parco Nazionale dello Stelvio c’è il divieto per i cittadini di assistere alle riunioni del Comitato. La proposta - avanzata da Lorenzo Cicolini, sindaco del Comune di Rabbi e presidente del Comitato provinciale - è stata approvata nella seduta del 14 dicembre 2016 da otto consiglieri sui dieci presenti».
A porre la questione è Salvatore Ferrari, rappresentante delle associazioni di protezione ambientale (Cipra Italia, Italia Nostra, Lipu, Mountain Wilderness e Pan eppaa) nel Comitato provinciale di coordinamento e di indirizzo del Parco. Ferrari si rivolge al presidente Bruno Dorigatti, e ai Consiglieri della Provincia autonoma di Trento con un appello per modificare la legge provinciale in modo da consentire ai cittadini di assistere alle riunioni del Comitato provinciale di coordinamento e di indirizzo del Parco Nazionale dello Stelvio.
«Il 5 gennaio 2017 - riassume Salvatore Ferrari - ho scritto al presidente Cicolini (e per conoscenza a Claudio Ferrari, dirigente del Servizio provinciale competente) per ?consigliare un ripensamento in merito al divieto di
ammissione del pubblico alle sedute (?) confermando le previsioni disciplinate dagli articoli 2, 26, 28 e 29? della prima bozza del Regolamento di funzionamento del Comitato, predisposta dal Servizio aree protette e sviluppo sostenibile ed esaminata nella seduta di dicembre. L’appello è caduto nel vuoto!». Ferrari si rivolge così al Consiglio provinciale, spiegando che «nella bozza definitiva del Regolamento trasmessa il 12 gennaio ai componenti del Comitato e all’ordine del giorno nella seduta convocata per martedì prossimo, gli articoli relativi alla pubblicità delle riunioni del Comitato e all’ammissione e comportamento del pubblico risultano eliminati».
Ferrari ricorda che le riunioni del Consiglio direttivo dell’ex Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio e dei tre Comitati di gestione erano pubbliche, come pubbliche sono le sedute dei Comitati di gestione dei due Enti Parco provinciali (Paneveggio Pale di San Martino e Adamello Brenta).
Ai consiglieri provinciali Ferrari chiede di verificare la natura giuridica del Comitato provinciale di coordinamento e di indirizzo, la legittimità della decisione di vietare ai cittadini la possibilità di assistere alle riunioni del Comitato e di presentare una proposta di modifica alla legge provinciale sulle foreste e sulla protezione della natura 2007, prevedendo che le sedute del Comitato provinciale di coordinamento e d’indirizzo siano pubbliche.