Malé, 5 aziende si insediano alla ex Lowara
Si chiudono, dopo quasi un decennio, le vicende legate all’ex Lowara di Malé. Nelle sale del municipio, lunedì 3 aprile, alle 11.30, sarà firmato il protocollo che consentirà ad alcune aziende della Valle di Sole di insediarsi negli spazi ancora inutilizzati del compendio di Via Molini. L’immobile, costruito nel 1963, fu abbandonato nel 2007 dalla Lowara, multinazionale americana che delocalizzò la produzione di pompe lasciando a casa una novantina di operai. Situato ai margini sud-ovest dell’abitato di Malé, separato dal paese dalla strada statale 42 e delimitato sul lato opposto dal tracciato della ferrovia Trento-Marilleva, il complesso industriale quindi era stato acquisito da Trentino Sviluppo spa al fine di rimettere sul mercato il compendio, anche per parti disgiunte nella logica del «condominio produttivo».
L’operazione aveva portato l’insediamento di due attività artigianali radicate sul territorio in corrispondenza della testata est dell’edificio. Nell’operazione, però, Trentino Sviluppo non era riuscita a cedere tutti gli spazi: oltre 11 mila metri quadrati sono rimasti fino a oggi inutilizzati. Al fine di valorizzare l’immobile produttivo dismesso, lo scorso luglio la società quindi aveva indetto un bando per l’individuazione di aziende interessate a sviluppare o ampliare in loco la propria attività artigianale.
Con la firma del protocollo vengono così a esaurirsi le superfici disponibili. Nei prossimi mesi, gli spazi saranno consegnati alle imprese da Trentino Sviluppo a conclusione di una serie di investimenti di riqualificazione del sito finanziati dalla Provincia per oltre 1,5 milioni di euro. In base al bando emesso da Trentino Sviluppo, le aziende interessate dovranno avviare l’attività entro 3 mesi dalla stipula del contratto, investire entro cinque anni almeno 1,5 milioni di euro in macchinari e impianti finalizzati alla produzione e assumere almeno trenta unità lavorative entro tre anni dall’avvio dell’attività di impresa, impegnandosi all’assunzione prioritaria, ove possibile, di personale tuttora in cerca di occupazione, precedentemente espulso dal processo produttivo o di giovani residenti in Val di Sole, con l’impegno di mantenere il livello di occupazione per i nove anni successivi. Per la firma del protocollo, salirà a Malé il vicepresidente della Provincia e assessore allo sviluppo economico e al lavoro Alessandro Olivi, che sarà accompagnato dai vertici di Trentino Sviluppo.
«Lunedì sarà l’occasione per presentare le aziende che si insedieranno nell’area e per riconsegnare alla comunità economica e sociale della valle un sito abbandonato da diversi anni - spiega il vicepresidente Olivi -.
Qui, la Provincia ha deciso di sperimentare una modalità nuova di utilizzo degli spazi produttivi, che è quella del condominio artigianale. Gli opifici, cioè, nati con una diversa concezione sono riconvertiti in moduli più flessibili per le aziende. Con queste cinque imprese abbiamo saturato così le parti rimanenti della vecchia fabbrica e, operando a contatto con le aziende, abbiamo trasformato quello che era un problema in un’opportunità».
Particolarmente felice si dice anche il primo cittadino di Malé Bruno Paganini, che dopo tanti anni vede concluso il percorso di riconversione del sito in un polo produttivo a carattere multifunzionale. «È da quando sono diventato sindaco la prima volta che si attende questa bella notizia - commenta Paganini -. Con l’aiuto della Provincia e della proprietà siamo riusciti a portare una serie di aziende artigiane che sapranno valorizzare la zona e daranno nuove occasioni di lavoro. In questo momento storico non mi pare una cosa banale».