Cerevisia vuole raddoppiare in autunno
Si è conclusa con successo la quarta edizione di Cerevisia, il festival della birra artigianale trentina. Ora l’obiettivo è quello di sdoppiare la manifestazione, affiancando al festival di maggio un nuovo appuntamento a novembre dedicato ai birrifici agroartigianali, ovvero quelli che producono in casa buona parte degli ingredienti. In Trentino ne esistono già quattro.
Diciotto gli espositori locali che hanno avuto la possibilità di far conoscere i propri prodotti ai numerosi visitatori.
Tra questi, il birrificio «Km 8» di Terres, nato da meno di un anno dalla passione che accomuna Carlo Martini ed il figlio Michele, titolare dell’attività.
«Abbiamo una decina di birre diverse, alcune stagionali. Ognuna di esse ha un sapore particolare, che la differenzia da tutte le altre, proprio come il sound di una canzone. Per questo, abbiamo nominato ogni birra col titolo di un pezzo musicale - afferma Carlo. - A questo festival abbiamo deciso di portare una birra nuova, la Three little birds (Bob Marley), una Tripel in pieno stile belga con una gradazione alcolica di 10°».
Un altro birrificio che da qualche mese si affaccia sulla scena trentina è Birra Fon, nato dalla dedizione di cinque ragazzi che si definiscono «non commercianti, ma appassionati», e che investono per ottenere prodotti di qualità, con malti e luppoli di prima scelta. «Per questo motivo stiamo iniziando a coltivare luppoli, per riuscire a dare un tocco di unicità alla nostra birra» afferma Alberto Battisti, uno dei cinque gestori dell’attività.
Numerosi i premi assegnati per le diverse varietà di birra. Il vincitore assoluto, nominato birrificio trentino dell’anno è BioNoc di Mezzano, che fa l’en plein anche nella categoria delle birre speciali, aggiudicandosi primo, secondo e terzo posto, rispettivamente con le birre Pastor, Corniole ed American Grinto, aromatizzate con frutta. In merito alle altre categorie: per quanto riguarda le birre ad alta e bassa fermentazione di ispirazione tedesca e ceca, vince la birra Ginevra di Leder, che si aggiudica anche il terzo posto nella stessa categoria. Vincitore della categoria Alta fermentazione di ispirazione anglosassone è il birrificio Barbaforte, che trionfa anche nella categoria Birre di Alta fermentazione in stile APA di basso/medio/alto grado alcolico.
Il birrificio Rethia si aggiudica il primo premio della categoria Birre di alta fermentazione in stile Stout e Porter mentre birra Pejo vince il primo premio nella categoria Birre di alta fermentazione di ispirazione belga.
Al di là della birra, Cerevisia è comunque una grande festa sociale, che per tre giornate ha animato il Palanaunia, attirando appassionati dall’intera regione; una festa vissuta tra assaggi, degustazioni di prodotti tipici cui la «bionda» era abbinata, musica dal vivo: un momento di ritrovo, quindi, dove la birra è al centro dell’attenzione, ma accompagnata da occasioni di socializzazione. La quarta edizione del festival si chiude con un successo pieno, per la soddisfazione della Pro Loco, motore dell’organizzazione.