Ciclovia Caldaro-Iseo, via libera all'accordo
Via libera alla realizzazione del percorso ciclabile Ciclovia Caldaro-Iseo.
Con la firma del protocollo d’intesa sottoscritto sabato a 3.000 metri di quota del ghiacciaio Presena è stato formalizzato l’iter che porterà alla realizzazione del percorso ciclabile interregionale che collega il lago di Iseo al lago di Caldaro attraversando Valle Camonica, Val di Sole, Val di Non, Passo Mendola e Bassa Atesina, promosso dalle rispettive Comunità di valle.
L’incontro, promosso dal Parco Adamello e coordinato dal direttore Dario Furlanetto che volutamente ha scelto quale «location» il Passo del Tonale, luogo in cui le province di Trento e Brescia si abbracciano e che già insieme gestiscono l’importante carosello sciistico, ha visto la partecipazione, oltre che dei sottoscrittori dell’accordo (i presidenti delle Comunità dellla Camonica/Parco dell’Adamello Oliviero Valzelli, della Val di Sole Guido Redolfi, della Val di Non Silvano Dominici e dell’Oltradige e Bassa Atesina Edmund Lanziner, anche dell’onorevole lombarda Marina Berlingheri e del vicesindaco di Ponte di Legno Ivan Faustinelli.
Il protocollo fissa le basi per la collaborazione tra i quattro enti per realizzare una ciclovia dal lago di Caldaro al Tonale e al lago d’Iseo, utilizzando per gran parte la rete già esistente e realizzando i tratti di collegamento mancanti nei vari territori. A riguardo Redolfi ha spiegato come già a primavera inizieranno i lavori dei 18 chilometri di pista ciclabile da Ossana al Passo del Tonale, ai quali vanno aggiunti i 12 chilometri del tratto della Val di Rabbi, opere che si prevede di ultimare nell’arco di due anni.
Il presidente della Comunità della Valle di Non Silvano Dominici, nel ritenere l’accordo un’opportunità per unire territori e comunità vicine, ha riconosciuto nel progetto l’indubbia valenza turistica, ricordando come la Valle di Non stia attualmente scontando una carenza di tali infrastrutture che andrà colmata. In previsione vi è la realizzazione del tratto Cles-Mostizzolo e si ipotizza anche un passaggio ciclabile sulla diga di S. Giustina. Il presidente dalla Comunità montana della Valcamonica Valzelli ha rimarcato l’importanza dell’accordo tra territori di montagna che potrà aprire nuovi orizzonti verso importanti mercati turistici del Nord Europa. Se ogni territorio riuscirà ad ottenere i finanziamenti necessari, si ipotizza che l’opera potrà essere ultimata entro il 2020.