Aqualido di Ronzone verso la gestione esterna
La struttura natatoria realizzata dall’amministrazione comunale, attualmente è in standby: aperta il 23 giugno, con gestione sperimentale del Comune (che si è avvalso della collaborazione di realtà esterne), ha chiuso momentaneamente i battenti domenica 5 novembre. Riaprirà a primavera: nel frattempo, l’amministrazione comunale guidata da Stefano Endrizzi sta valutando in dettaglio i costi, e studiando il bando per la futura gestione, che sarà affidata a privati.
Già con delibera del 24 agosto 2016 la giunta comunale aveva conferito all’avvocato Damiano Florenzano, docente dell’Università di Trento, un incarico di consulenza relativo all’approfondimento giuridico della forma di gestione dell’allora costruendo lido, mentre il 20 dicembre scorso veniva affidato al commercialista Francesco Salvetta l’incarico di consulenza relativo alla gestione economica ed amministrativa di quello che poi sarebbe diventato l’Aqualido.
La gestione sperimentale è stata curata dal Comune sotto il profilo amministrativo, mentre per corsi di nuoto, gestione dell’acqua e delle aree ricreative, del bar e dei servizi, il Comune si è avvalso di due realtà esterne. Dal prossimo anno la gestione sarà interamente delegata a terzi; per questo, data anche la complessità della materia, la giunta comunale ha deciso di affidare nuove consulenze ad esperti.
Ad occuparsi dello studio propedeutico al bando di gara e alla futura gestione, saranno il commercialista Francesco Salvetta per l’approfondimento sulla gestione economica e amministrativa della struttura e l’avvocato Damiano Florenzano per l’inquadramento giuridico della forma di gestione più favorevole.
La gestione di una piscina comporta, come noto, importanti costi in tema di energia; se per il riscaldamento dell’acqua e della parte coperta (copertura telescopica su rotaia, collaudata positivamente nell’ultimo mese di apertura) i costi sono contenuti, grazie al collegamento alla rete di teleriscaldamento locale, non altrettanto vale per l’energia elettrica (nel solo mese di ottobre, circa 3 mila euro). Per questo, come annunciato dal sindaco nei giorni scorsi, è prevista l’installazione di un impianto fotovoltaico; il relativo studio è stato affidato ad Eurac Research di Bolzano, al costo fissato in 7.930 euro.
Come detto, il lido-piscina riaprirà a marzo, o al massimo ad aprile; già previsti per il periodo primaverile una sostanziosa utenza di scolaresche, e un collegiale di una squadra natatoria britannica. L’obiettivo minimo è garantire l’apertura per 8-9 mesi l’anno.
L’Aqualido di Ronzone ha registrato, nei primi 4 mesi di apertura, 18 mila ingressi, di cui 4 mila sono famiglie. Ottimi i numeri nei mesi estivi, ma anche in settembre ed ottobre gli ingressi sono stati 1.500, cui si aggiungono 200 persone per vari corsi.