Baita Larseti, troppi vandali
Baita Larseti, edificio di proprietà comunale sita alle Regole di Ruffré, non sarà più un tradizionale bivacco.
Gli atti di vandalismo avvenuti nei mesi scorsi hanno indotto l’amministrazione comunale guidata da Donato Seppi a correre ai ripari, e presentare richiesta alla Provincia della rimozione del vincolo di destinazione a bivacco dell’immobile, accolta dalla giunta provinciale nel corso dell’ultima seduta.
«La struttura è sempre rimasta aperta e disponibile a tutti», commenta l’assessore comunale (ed ex sindaco) Gianni Seppi. «Purtroppo l’uso improprio che ne ha ripetutamente fatto qualche gruppo ci ha costretti ad assumere questa decisione». Baita Larseti rimarrà comunque edificio aperto a chiunque, ma su richiesta, in modo da evitare vandalismi e danneggiamenti vari, o quanto meno garantendo la possibilità di risalire a delle persone identificabili.
Quali danneggiamenti sono avvenuti? «Di tutto», risponde Seppi. «Nel corso degli ultimi mesi è stato messo fuori uso il fornello a servizio della struttura, è stata rotta la scala che sale al piano superiore, sono stati fracassati i gradini di ingresso dal prato antistante, come non bastasse qualcuno ha anche deciso di bruciare le sedie. Ma c’è di peggio, nel corso di un sopralluogo per verificare la situazione sono state rinvenute all’interno del bivacco anche delle siringhe usate».
Non si ha certezza riguardo gli autori delle azioni vandaliche, ma il sospetto cade su gruppi di bolzanini che nei fine settimana avevano deciso di recarsi in questo luogo per trascorrere un weekend fuori ordinanza. Il bivacco peraltro è facilmente e comodamente raggiungibile: basta portarsi lungo la statale 42 all’altezza dell’Hotel Paradiso, farsi un quarto d’ora di comoda passeggiata, ed ecco pronto il luogo di evasione, comodo, accogliente, appartato. E, cosa di non poco conto, ristrutturato recentemente, con contributo provinciale: nel 2010 la struttura è stata rimessa a nuovo, e si affaccia sulle stupende praterie in quota di località Regole, a poca distanza da quelle, più note, di Malosco, dove sorgono anche ristoranti e che ospitano in inverno piste da fondo, mentre in estate sono affollate di amanti della tintarella, delle passeggiate, della raccolta dei funghi.
Non è stata presentata denuncia, conferma Gianni Seppi. Anche perché sarebbe stata contro ignoti, e probabilmente non avrebbe portato alla rifusione delle spese che sarà necessario sostenere.
«Abbiamo comunque certezza che non è stata gente del posto», aggiunge. «Il bivacco è stato utilizzato da sempre da associazioni locali, gruppi di giovani, comitive di persone che soggiornano in zona, e che sempre lo hanno lasciato pulito e in ordine, non ci sono mai stati problemi. Che sono sorti da un anno a questa parte, con l’arrivo di quei gruppi provenienti dal bolzanino, è da allora che abbiamo verificato i danneggiamenti della struttura e di quanto c’era all’interno».
Il bivacco Baita Larseti continuerà comunque a rimanere tale. Il Comune però ne chiede un diverso uso: con la possibilità di gestirlo «in maniera autonoma, chiudendolo al pubblico e destinandolo caso per caso e per periodi di qualche giorno ad associazioni di volontariato, sportive, di solidarietà, giovani, anziani, che su richiesta potranno utilizzarlo per tutto il tempo a loro assegnato dal Comune, rendendosene responsabili.
Sempre comunque a titolo gratuito», viene sottolineato, «allo scopo di mantenere lo spirito con il quale è stato realizzato».