Cles, incendio doloso 120.000 euro di danni

È doloso l'incendio che nella notte tra lunedì e martedì a Dres - frazione di Cles con 237 abitanti - ha distrutto un trattore e danneggiato un altro. I due mezzi agricoli erano custoditi in un garage, invaso dalle fiamme e dal fumo, insieme ad altra attrezzatura. I vigili del fuoco hanno infatti trovato all'interno della rimessa di Flavio Magnago, al civico 11 di Dres, segni inequivocabili del fatto che le fiamme non sono partite per cause accidentali: in prossimità dei mezzi agricoli e di un'auto (che invece si è salvata) sono stati rinvenuti tre inneschi, confezionati utilizzando una sostanza infiammabile tipo diavolina. Si tratta di inneschi molto semplici, ma efficaci a giudicare dai considerevoli danni prodotti dall'incendio: la prima stima è di 100-120 mila euro. Gli inneschi sono stati sequestrati in vista di ulteriori accertamenti. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Cles.
L'allarme incendio è scattato verso le 2 e 30 di notte quando i vigili del fuoco volontari del corpo di Cles sono intervenuti nel vicino sobborgo di Dres: all'interno dell'autorimessa, il cui portone si trova affacciato sulla strada principale dell'abitato, stava bruciando un mezzo agricolo.
I vigili del fuoco, in azione con quattordici uomini coordinati dal comandante Luca Sollecito, sono riusciti ad arrestare l'avanzata del fuoco prima che il rogo potesse aggredire e danneggiare in maniera irreparabile un altro mezzo agricolo ed una vettura che si trovava posteggiata al fianco dei due trattori. Nessuna conseguenza neppure per attrazzature e rimorchi che avrebbero però fatto lievitare di parecchio il computo dei danni se i pompieri non fossero intervenuti con celerità per spegnere l'incendio. 
Una volta messa in sicurezza la struttura, al termine di operazioni che si sono protratte per poco più di un'ora, hanno potuto intervenire nel garage anche i militari dell'Arma della compagnia di Cles ed il perito del corpo permanente dei vigili del fuoco salito da Trento: gli accertamenti hanno potuto escludere qualsiasi dubbio riguardo alla natura dolosa dell'incendio. Nei pressi del trattore andato distrutto e degli altri due mezzi, sono stati trovati infatti inneschi, realizzati con materiale infiammabile. Ulteriore conferma dell'origine dolosa dell'incendio - un fatto inquietante visto che il garage sorge nel centro del paesino vicino ad edifici abitati - è rappresentata dai segni di forzatura rinvenuti sulla porta a lato del basculante dalla quale il piromane (o i piromani) è entrato nella rimessa armato di diavolina.
Il proprietario ha sporto denuncia. Pur non essendo in grado di indicare con certezza un ipotetico «nemico», l'uomo ha comunque dato degli spunti che dovrebbero aiutare i carabinieri ad indirizzare le indagini per dare un volto al misterioso piromane.

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