Una chiesa piena di gente e tanto dolore per l'ultimo saluto al piccolo Mario

In una chiesa strapiena sono stati celebrati, a Cles, i funerali di Mario, il bambino di 6 anni morto l’altra notte per un arresto cardio-circolatorio

In una chiesa strapiena sono stati celebrati, a Cles, i funerali di Mario, il bambino di 6 anni morto l’altra notte per un arresto cardio-circolatorio.

Mario, «occhi di stella»: così lo chiamavano la maestra Sara ed i compagni dell’asilo infantile di via Mattioli. «I suoi occhi, enormi e con le ciglia lunghe. Mario era un bambino vivace e sorridente. A volte non era di tante parole, perché parlava con gli occhi» ricorda con affetto e commozione la maestra Sara Bertagna. Il piccolo Mario da settembre era iscritto alla scuola primaria. Era in prima A. I genitori, pur essendo arrivati da pochi anni a Cles, si sono inseriti senza problemi nella comunità. E si sono fatti subito ben volere. Il dramma vissuto dalla famiglia De Luca è un dolore condiviso dal paese.

Per due anni il piccolo Mario ha frequentato l’asilo infantile di via Mattioli. «La notizia della scomparsa di Mario ha sconvolto me ed i componenti del direttivo - spiega Sandra Gabrielli, presidente dell’asilo - Siamo vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore. Mandiamo un abbraccio forte alla famiglia del bimbo».
«Mario era vivace e sorridente. Lo chiamavo “occhi di stella” - evidenzia la maestra Sara - ogni tanto combinava qualche marachella, poi ti guardava con quegli occhioni e si faceva perdonare. Era un bambino buono, aveva una grande voglia di vivere, di imparare, di apprendere. Era curioso ed allegro».

La maestra ricorda di essere stata lei ad accogliere i genitori la prima volta che si erano presentati all’asilo con il bambino. «Erano arrivati fuori dall’orario di lezione. Il caso ha voluto che fossi proprio sulla porta. Li ho accolti. Stavano visitando le scuole per decidere in quale struttura inserire il piccolo Mario. Mentre li accompagnavo nelle aule, ad un certo punto la mamma ha detto: “Possiamo fermarci qui con la maestra Sara”. La scuola era piaciuta subito ai genitori e Mario veniva sempre volentieri».

Mamma Giusiana e papà Roberto sono sempre stati genitori molto presenti. Giusiana Allocca, come medico pediatra, era intervenuta di recente in un incontro serale per mamme e papà.
«Mario è un bimbo che non si dimentica: la sua vivacità anche senza parole, i suoi occhi espressivi, comunicativi» prosegue la maestra Sara, che ieri mattina è andata a casa dei genitori per porgere le condoglianze alla famiglia. E ha voluto coccolare per l’ultima volta il suo piccolo alunno.

Il Comune ha deciso di spegnere per due giorni le luminarie di Natale, in segno di lutto.

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