L'Ecomuseo della Val Meledrio è realtà

Nasce ufficialmente l'Ecomuseo della Val Meledrio. Il consiglio comunale di Dimaro Folgarida ha approvato lo statuto dell'associazione che gestirà tutte le attività di valorizzazione e promozione del nuovo soggetto. Il progetto per l'istituzione dell'Ecomuseo era partito nel 2012 e oggi con l'approvazione dello statuto da parte dell'amministrazione arriva a compimento. L'associazione, quindi, conta 7 soci fondatori - il Comune, le quattro Asuc del territorio, l'Associazione culturale Quei del Filò e il Consorzio turistico Dimaro Folgarida - che entreranno anche a far parte del direttivo con altri tre membri scelti dall'assemblea dei soci. «Gli altri enti interessati hanno già deliberato in merito - ha spiegato la vicesindaca Monica Tomasi, che ha seguito la pratica avviata dall'allora assessore al Turismo Alessandro Fantelli -. Ora procederemo con la registrazione dell'associazione e la richiesta di partita Iva. Inoltre, faremo domanda alla Provincia per entrare nella rete degli Ecomusei del Trentino». L'ecomuseo sarà riconosciuto in via ufficiale a partire dal primo gennaio 2018. Il suo nome per esteso sarà Ecomuseo della Val Meledrio - la Via degli Imperatori per ricordare come la valle solcata dal torrente Meledrio fin dall'antichità sia stata una via di passaggio e collegamento tra nord e sud: si narra infatti come già l'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo Magno la percorse. I suoi confini racchiuderanno il territorio compreso tra la sorgente del torrente Meledrio e la chiesa di San Lorenzo a Dimaro, dove all'interno dell'aula si trova traccia di un piccolo frammento di affresco dipinto in epoca altomedievale. «L'istituzione dell'ecomuseo - ha quindi concluso Tomasi - è il coronamento di un percorso avviato tanti anni fa con il recupero e il restauro del maglio, e oltre ad essere uno strumento importante di promozione turistica, sarà anche un elemento di valorizzazione del benessere della persona

comments powered by Disqus