Fucine, su Facebook il progetto "Le donne delle dighe"
Si chiama «Le donne delle dighe» ed è il nuovo progetto portato avanti dalla compagnia laboratorio «Un paese nelle nuvole» con sede a Fucine e che vede come regista Maria Teresa DallaTorre, oriunda della valle di Peio.
Il progetto ha da un po’ di tempo anche una sua pagina su Facebook, che affianca quella della compagnia laboratorio, dedicata esclusivamente a questo spettacolo, che per il momento riporta alcune immagini di repertorio e che andrà arricchendosi un po’ alla volta con nuovi contenuti.
La pagina si può trovare digitando «epopea solandra» sul social network e racconterà questa nuova idea di Un paese nelle nuvole, ovvero l’epopea della costruzione delle dighe nella Valletta vista però attraverso gli occhi delle donne. Sono queste ultime infatti a narrare come il territorio ma anche la vita di molte famiglie mutò radicalmente con l’avvento delle dighe e dei cantieri per la loro costruzione, dove molti uomini persero la vita sul lavoro oppure, più tardi, per aver respirato la polvere di silicio presente nelle rocce, che si depositava sui polmoni: furono molte le donne rimaste vedove, che dovettero allevare i figli da sole per questo motivo.
La pagina Facebook per ora riporta alcune immagini d’epoca, come il monte Cevedale visto dal cantiere della diga del Careser (foto), saggi al Pian Palù, il vaglio al Careser negli anni Trenta e un ritratto di donne, che è anche l’immagine di copertina della pagina.
Un modo per iniziare a far conoscere questo progetto con uno spazio diverso rispetto alla pagina Facebook della compagnia, che invece riporta tutte le attività del gruppo, dai seminari ai corsi teatrali fino agli altri spettacoli già portati in scena come «Strani...ieri il ritorno dei vermeani», sul ritorno appunto dei vermigliani dalla località di Mitterndorf, dov’erano stati forzatamente evacuati durante la prima guerra mondiale o «Talianski. Fortunato Stocchetti prigioniero dello zar» o ancora «Charte de Regola roba de tuti anca mea».
Finora la pagina «Le donne delle dighe» è seguita da quasi un centinaio di persone. Per tutti coloro che seguono la compagnia teatrale locale o che vogliono conoscerlo, la pagina sarà una maniera per tenerli aggiornati sul progetto: la promessa è quella di tenere informati i lettori mano a mano, pubblicando fotografie, articoli e novità. Perché senza memoria del passato non può esserci futuro.