L'associazione "Kino Centro Danza": "Diffamatorie le affermazioni del sindaco"
L’associazione culturale «Kino Centro Danza» respinge totalmente le affermazioni - definite diffamatorie e calunniose - fatte dal sindaco di Cles Ruggero Mucchi in risposta all’interrogazione presentata dalla consigliera Giulia Zanotelli nella seduta del consiglio comunale della settimana scorsa.
La direttrice della scuola Sabrina Borzaga ha convocato una conferenza stampa ieri pomeriggio per chiarire la posizione della realtà culturale nell’intricata vicenda riguardante lo sfratto dall’attuale sede della scuola presso l’immobile «Don Orione» a Cles, alla quale hanno preso parte i sindaci di Ruffrè - Mendola e di Romeno Donato Seppi e Luca Fattor, la direttrice, l’assessora di Ronzone Loretta Abram e la componente del direttivo Marzia Turri.
Primo punto della replica al primo cittadino del capoluogo, la mancanza di pendenze nei confronti dell’amministrazione clesiana, un fatto dimostrato dal trasloco nel 2014 dalla sala dell’Ex Filanda - sede originaria concessa all’associazione tramite una convenzione stipulata con il Comune nel 2005 - al Don Orione effettuato dallo stesso Comune, che ha provveduto ad attrezzare la sala con pavimento in legno e specchi e concedendo gratuitamente il locale (comprovato da una delibera) e dall’erogazione di un contributo di 960 euro, secondo quanto si legge in una determina del dicembre del 2015. «Non sappiamo quale criterio sia stato individuato dal Comune per individuare un debito, la richiesta del sindaco infatti non si basa su una delibera della giunta o del consiglio comunale. Di certo non ha valore una richiesta che non si fonda su di un contratto di affitto o una convenzione - afferma Borzaga - Del resto come fa l’architetto Mucchi a dire che Kino Centro Danza ha debiti se non hai mai visto un bilancio?».
Il tutto, come si legge nella replica scritta, nasce da un mancato rinnovo o stipula di una nuova convenzione dopo la scadenza della precedente del 2005: l’associazione, comprendendo che l’allora amministrazione guidata dalla sindaca Maria Pia Flaim aveva un problema di inadempienza si è resa disponibile a realizzare alcuni eventi per compensare il rimborso spese della sala, per un totale di 3 mensilità risalenti al 2009. L’anno successivo la scuola di danza, per regolarizzare i conti ed il rapporto con l’amministrazione, si è rivolta agli uffici comunali. «Allora ci era stato detto chiaramente di sospendere i pagamenti in attesa della nuova convenzione, che gli importi sarebbero stati rideterminati anche per l’utilizzo degli spazi da parte di altre associazioni e che la sottoscrizione della stessa sarebbe avvenuta a breve» si legge nel documento, nel quale si specifica che dal 2010 al 2015 non è stato mai esplicitato dall’amministrazione quale fosse l’importo del rimborso, neanche formalmente. «Certo è che se fossimo stati insolventi non ci avrebbero trasferito a titolo gratuito al Don Orione nel 2014, né avremmo potuto contare su una sovvenzione comunale nel 2015 di 960 euro con approvazione di regolarità contabile» continua la direttrice. Si arriva all’insediamento della nuova amministrazione Mucchi: nel 2016 Kino Centro Danza ha chiesto lumi al difensore civico a Trento , proponendo un incontro col Comune (il quale non ha ritenuto opportuno partecipare) per trovare una soluzione al problema. Dopo una lunga serie di incontri, l’approdo a maggio di quest’anno ad un accordo con il Comune con la richiesta all’associazione di un rientro pari a 3.000 euro, non accettato dalla Kino in quanto si richiedeva un uscita senza condizioni dal Don Orione entro il 31 dicembre, un fatto non sostenibile per la scuola in quanto l’iter per avere un nuovo spazio si sarebbe concluso a primavera del prossimo anno. Borzaga si chiede inoltre come mai la diffida di abbandono dei locali sia stata inviata all’associazione solo il 10 settembre (con le attività programmate e pubblicizzate), dato che le trattative si sono interrotte a maggio; la direttrice menziona uno scontro avvenuto Conferenza dei Sindaci del 5 settembre tra Mucchi ed il sindaco di Ronzone Seppi (marito della direttrice), nel quale il primo cittadino accusava il Comune dell’alta Valle di aver «sgraffignato» risorse economiche dalla Comunità di Valle. A sostegno dell’associazione Federculture ha inviato una lettera lo scorso 16 ottobre a Mucchi auspicando una risoluzione della questione, che molto probabilmente non sarà affatto pacifica, in quanto l’associazione intende procedere per vie legali per diffamazione. «Questa situazione è a dir poco grottesca ed estremamente imbarazzante, in quanto Kino Centro Danza si rapporta con Roma, Parigi e Londra, opera nelle Valli del Noce da 25 anni ed è riconosciuta quale membro del Consiglio Internazionale della Danza presso l’Unesco - sottolineano con forza Borzaga e Seppi. L’atteggiamento del sindaco di Cles è inaccettabile, massacra il valore dell’arte e nega il diritto di studio a moltissimi allievi. Mucchi stipula gemellaggi in Africa e poi caccia le persone da casa sua, è assurdo».