L'estate solandra ha chiuso con il segno più Aumentano gli italiani, giù gli stranieri
L’estate della Val di Sole è una stagione in crescita.
Lo dicono i dati certificati della statistica turistica delle presenze e degli arrivi diffusa in questi giorni dall’Azienda per il turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi. Il turismo estivo della valle (settore alberghiero più extra alberghiero) mostra un aumento complessivo del 4,2%, con 867.642 presenze, e dell’1,1% negli arrivi (175.133) rispetto al 2017. E questo, fanno notare in Apt, raffrontato a una stagione da record come quella dell’anno scorso e un avvio piuttosto difficile causa le giornate di brutto tempo.
In generale, da maggio a settembre, i turisti, che hanno scelto la val di Sole per le loro vacanze estive, fanno segnare una permanenza media di 5 giorni con un grado di occupazione delle strutture del 51,09% e 78,2 giornate di pieno utilizzo. Se da un lato, il dato incoraggiante è l’aumento del 5,8% delle presenze degli ospiti italiani (gli arrivi sono a +2,9%), dall’altro c’è da segnalare il -6,4% registrato dalle presenze straniere e il -7,2% degli arrivi.
Nel dettaglio, la sola statistica alberghiera, senza, cioè, gli indici dell’extra alberghiero (B&B, esercizi rurali, campeggi, agritur...), vede le presenze in aumento, rispetto all’estate 2017, del 3% (623.119) e gli arrivi del 2% (130.141): l’incremento dei turisti italiani è oltre il 3% sia per le presenze (+3,9%) che per gli arrivi (+3,2%). Hanno il segno negativo, invece, gli stranieri con -3,3% di presenze e -3,9% degli arrivi. Il mercato estivo, quindi, rimane appannaggio degli italiani con una percentuale delle presenze italiane sul totale pari all’87,8% contro il 12,2% degli stranieri: la Lomardia, con 126.550 presenze (+7,6%), seguita da Emilia Romagna, con 83.599 presenze (-1,6%), Lazio, con 80.903 presenze (+15,5%) sono le regioni da cui provengono il numero maggiore di turisti. La Germania, anche se in netto calo con un -17,9% (36.570 presenze), si conferma il mercato estero principale per la valle.
Analizzando, invece, gli indici mese per mese (dati riferiti all’alberghiero), si nota che il periodo a crescere di più è stato luglio grazie anche all’organizzazione di manifestazioni importanti come le competizioni internazionali di Mountain Bike a Daolasa, a Commezzadura, e al ritiro della squadra del Napoli a Dimaro, ma non solo. Se maggio (+13% le presenze e +19,5% gli arrivi) presenta numeri contenuti e giugno rimane sostanzialmente invariato per presenze rispetto all’estate 2017 (45.945) e registra il +10,3% negli arrivi (14.425), i dati di luglio vedono un +8,1% delle presenze (229.547) e un +1,7% degli arrivi (46.210) avvicindandosi molto a quelli segnati dal mese di agosto.
Mese, che chiude sui numeri dell’estate precedente con qualche piccola variazione nei pernottamenti (276.246) e con il -2,1% di arrivi (49.163): sull’andamento del mese si registra il netto calo degli stranieri (-22,3% sia nelle presenze che negli arrivi), mentre il dato degli italiani vede un aumento dell’1,4% nelle presenze e dello 0,1% negli arrivi. Luglio e agosto fanno segnare anche il grado maggiore di permanenza media nelle strutture (intorno ai 5 giorni). Settembre, infine, chiude con un -0,7% di presenze (60.760) e +4,4% di arrivi (15.608) con 3,9 giorni di permanenza media.
«Siamo soddisfatti di come è andata - commenta il direttore dell’Apt Fabio Sacco -. Non era scontato vedere il segno più dopo l’estate record dell’anno scorso. Nonostante l’inizio stagione non spettacolare, siamo cresciuti. Luglio si avvicina in maniera interessante ad agosto, grazie agli eventi ma anche a un’offerta capace di attrarre un turismo più attivo e il mondo dell’outdoor. Un elemento di riflessione - aggiunge quindi - viene dal calo generale degli stranieri. Crescono molto a luglio (16%) e poi ad agosto calano. Dovremo pensare a strategie a difesa del mercato. Importante sarà anche crescere a giungo e settembre».
Il presidente dell’Apt Luciano Rizzi, quindi, evidenzia come l’andamento della stagione estiva sia il frutto di una scelta politica e strategica ben precisa: «Naturalmente il trend di crescita ci conforta e mi fa piacere che anche le società impianti stiano promuovendo ragionamenti sull’estate. I dati ci dicono che abbiamo ancora margini di crescita, il tutto compatibilmente con la qualità di quanto viene offerto. Per l’estate prossima, riconfermiamo e miglioreremo le attività. Inoltre, grazie ai tre anni di Mondiale e Coppa del Mondo di Mountain Bike che ci aspettano riusciremo anche a completare l’offerta legata al bike. Continueremo a promuovere il mese di settembre con eventi legati al territorio come il Cheese Festival e lavoreremo per individuare il target turistico migliore anche per il mese di giugno. L’idea è coinvolgere e collaborare con le società sportive per promuovere l’arrivo in valle di squadre giovanili».