Arnago, la nuova vita delle praterie aride
Le praterie aride sono un habitat dall’elevato valore naturalistico e ambientale. Da qui l’idea della Rete di Riserve Alto Noce e della Comunità della Valle di Sole, quale ente capofila dell’accordo di programma, di promuovere un importante intervento territoriale collettivo di conservazione, recupero e valorizzazione di questi ambienti.
Il progetto definitivo, che è stato approvato dal Comitato esecutivo della Comunità di valle, interesserà le aree a prato connesse alla zona speciale di conservazione (Zsc) di Arnago. Zona che comprende un vasto tratto del versante orografico di sinistra della Val di Sole, che si sviluppa sopra l’abitato di Arnago, la frazione del comune di Malé, ed esposto prevalentemente a sud-ovest. Nella Zsc cresce una vegetazione rappresentata da praterie aride ad impronta steppica, che sono state progressivamente invase da cespugli di nocciolo, crespino e altre specie arbustive con una riduzione dell’estensione dell’habitat e la conseguente riduzione della biodiversità e delle popolazioni di specie rare (flora e fauna). Tra queste zone, l’area più rappresentativa è situata in località Mas di Boneti, che oggi, però, non è raggiungibile con mezzi meccanici per l’assenza di una strada di accesso.
L’obiettivo del progetto - la spesa è stata quantificata complessivamente in 232.674,47 euro di cui 129.887,88 euro per lavori a base d’asta e oneri per la sicurezza e 102.786,59 euro per somme a disposizione dell’amministrazione - è quindi di conservare queste aree aperte attraverso il controllo dei processi di rimboscamento sulle praterie aride e incentivando le pratiche gestionali. A tal fine, il progetto prescrive una serie d’interventi che riguardano il ripristino a prato arido di circa 2 ettari di superficie abbandonata e in gran parte rimboschita e di 200 metri quadrati di muri a secco - corrispondenti ad habitat di prato ipermagro a crassulacee e funzionali al mantenimento dei prati falciabili circostanti - e il restauro di una piccola pozza naturalistica con annessi rari ambienti igrofili. Inoltre si prevede lo sfalcio ritardato e l’assenza di spargimento di concime chimico delle superfici a prato magro recuperate, la realizzazione di pannelli permanenti di istruzione presso le principali aree interessate e in posizione di accesso alla Zsc e la realizzazione di un video all’interno di un progetto editoriale per comunicare l’avanzamento, i risultati e le finalità del progetto, contribuendo alla disseminazione dei risultati. La prima azione intrapresa però sarà la realizzazione della strada di accesso all’area in modo da poter rendere meccanizzabili le attività di recupero straordinario e di successiva gestione ordinaria. Un’opera questa ritenuta uno strumento funzionale al recupero e alla tutela del paesaggio.
La strada in questione, il cui itinerario è stato studiato per minimizzare gli impatti, partirà dal tornante della viabilità Arnago - Mason, a quota 1.1157 metri, e seguirà il tracciato della mulattiera esistente fino a raggiungere i vecchi edifici rurali del Mas di Boneti (lunghezza 290 metri per una larghezza di 2,5 metri).
«Questo intervento, con la valorizzazione dell’Ontaneta di Croviana e la realizzazione degli info point, è tra i progetti prioritari della Rete di Riserve - spiega il presidente Alessandro Fantelli, che è anche il vicepresidente della Comunità di valle -. Il progetto sarà finanziato dal Psr e vede la collaborazione del Comune di Malé e dell’Asuc di Arnago, che si è impegnata a garantire il mantenimento e la successiva gestione delle aree per i prossimi dieci anni». I lavori saranno portati avanti nel corso del prossimo anno.