Castelfondo: i lupi in paese inseguono una cerva incinta
Nella notte tra il 22 ed il 23 gennaio un branco di lupi ha attraversato l'intero centro abitato di Castelfondo. A capo del branco Alfa, una lupa collarata di cui è stato possibile seguire passo passo tutti gli spostamenti. Si trattava di una battuta di caccia del carnivoro che da queste parti è ormai di casa: secondo dei cacciatori, negli ultimi mesi in zona sarebbero avvenute 55 uccisioni di ungulati, le cui carcasse sono state trovate sull'intero territorio dell'alta valle di Non, e della zona di Castelfondo in particolare.
Il branco era ovviamente in caccia, e stava inseguendo una cerva adulta, gravida. La battuta è iniziata a monte del paese; la cerva ha cercato di sfuggire, precipitandosi a valle, e dai boschi sovrastanti l'abitato altoanauniense ha attraversato l'intero centro abitato, passando tra le case, davanti al bar centrale, scendendo verso l'incrocio che porta da un lato a Salobbi, dall'altro al bivio della statale 42. Alle sue spalle il branco, composto di nove lupi; come noto, abili cacciatori, ed istintivamente dotati di tattica che difficilmente lascia scampo alla preda. La cerva è stata quindi raggiunta ed aggirata a poche decine di metri dal citato incrocio, in direzione della segheria esistente; e lì sbranata, con il consueto banchetto dei canidi e resti evidenti di quanto avvenuto. «Non sono trascorsi molti giorni da quando dei lupi, nell'Italia Centrale, hanno assalito un uomo», commenta un residente. Insomma, il timore tra la popolazione aumenta, tanto che sono pochi quelli che si avventurano da soli nei boschi per una passeggiata. Il fatto ha evidentemente destato scalpore; perché se finora i lupi che girovagano in zona si avvicinavano alle abitazioni per delle incursioni «leggere», stavolta non hanno avuto timore a compiere un passo in più.
Come detto, preoccupazione anche tra molti cacciatori. Ufficialmente dall'alto nessuno dice niente, tutto è sotto controllo, i lupi sono pochi, non esiste alcun pericolo per l'uomo. Secondo qualche cacciatore, invece, gli esemplari sono numerosi e in costante aumento, come dimostra il branco in azione l'altra notte (d'altronde è un mammifero prolifico), e gli attacchi alla fauna selvatica è ormai difficile contarli, nonostante il numero ipotetico di 55 ungulati con cui i predatori hanno pasteggiato. Da queste parti non c'è nessuno che dice alla bambina-Cappuccetto Rosso di andare a portare qualcosa alla nonna.