Passo Tonale, internet è un miraggio la protesta degli albergatori Trentino Digitale: «Fra due anni»
Il lavoro è una questione di fibra: o ce l’hai o non ce l’hai. Lo sanno bene gli albergatori del Passo del Tonale che da tempo chiedono la fibra ottica per internet veloce. «Aspettiamo da anni che venga portata a servizio delle nostre strutture». Ma la risposta è una doccia gelata: dovranno aspettare ancora due anni (se va bene).
Ad alzare la voce è Walter Delpero del Grand Hotel Miramonti. «Ormai il wifi è un servizio compreso nel pacchetto alberghiero. Quando un cliente arriva la prima cosa che chiede è la password per l’accesso ad internet. Siamo tutti sempre connessi. Tanti professionisti vengono al Tonale per rilassarsi ma la sera hanno bisogno di collegamenti Skype con le società per cui lavorano o banalmente devono inviare delle email. Non è pensabile che la linea sia debole, che la connessione continui a saltare».
E ancora: «Guardate che anche se si trattasse di connessione per puro divertimento non sarebbe comunque ammissibile un servizio internet scadente. Anzi, non uso neanche il condizionale: non è ammissibile».
Il tono di Delpero è cortese ma deciso. Fa notare che nella provincia di Trento, considerata a torto o a ragione un “faro guida” in Italia, non può avere zone importanti «prive della fibra ottica che garantirebbe un accesso rapido al web».
«Ogni tanto, quando salta tutto, sembra quasi che ci troviamo nel Terzo Mondo. Il servizio è a dir poco scadente. Si fa ciò che si può attrezzandosi presso gestori (non citiamo le società di telefonia per evitare pubblicità, ndr) che permettono di “fare ponte” ma la situazione a volte è veramente imbarazzante».
La questione è di grande attualità sia per le strutture private che per quelle pubbliche. «Ci hanno detto che la scuola elementare del Tonale sarebbe stata cablata». Una prospettiva, questa, che piaceva agli albergatori anche perché, una volta portata la fibra per l’edificio pubblico , si immaginava che il passo successivo sarebbe stato la connessione per gli edifici privati.
«Niente di tutto ciò. A Vermiglio ci avevano fatto promesse ma qui è da due anni che aspettiamo e non si è visto nulla». Delpero mette sul piatto i numeri: «Gli alberghi al Passo del Tonale, sul versante trentino, sono 20. E poi ci sono 11 residence. Considerate che qui nel 2017 si sono contate 259.086 presenze». È una realtà importante. Proprio ieri su questo giornale abbiamo pubblicato i numeri del giro d’affari dei soli skipass: lo scorso anno la società impiantistica ha chiuso con un ricavo di 19 milioni di euro (160mila tessere staccate) e quest’anno si registra un +10%. Non sono ovviamente tutti utenti degli alberghi, ma è chiaro che stiamo parlando di una località di livello che «chiede servizi di qualità». «E intanto - conclude - qui si arrangia».
Su quale è la situazione del «progetto fibra» in Val di Sole ci sanno dire poco anche in Comune a Vermiglio. «Due anni fa - spiega l’assessore Michele Bertolini - ci avevano convocato per la Conferenza dei servizi. Ci avevano detto che il progetto era stato approvato ed era in appalto».
L’Adige ha quindi chiamato Trentino Digitale. Ci viene confermato che la fibra ottica provinciale adesso arriva fino a Vermiglio, pensata per le strutture pubbliche (uffici comunali, scuole, biblioteca). La tratta Vermiglio-Tonale è stata prevista con delibera del 2015 con il «progetto scuole» (al Tonale c’è la Primaria).
«Il bando per la parte civile (lavori per cavidotti e pozzetti) del collegamento è stato seguito dall’Agenzia provinciale degli appalti». I lavori della parte civile verranno avviati in primavera. Tempo previsto per la chiusura dei cantieri? «Entro l’anno» rispondono a Trentino Digitale. Ma attenzione, perché la parte “ottica” non è stata ancora appaltata, per cui è da mettere in conto altro tempo (mesi). La gestione è in capo all’Agenzia per le opere pubbliche.
E gli albergatori cosa possono fare? Se l’hotel è vicino alla strada dove passerà la fibra ottica, quando sarà ora potranno collegarsi tramite l’operatore nazionale.
L’altro progetto, quello più capillare, per portare la fibra “casa per casa” è il cosiddetto banda ultra larga. «Questa iniziativa è portata avanti a livello nazionale dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e a livello locale dall’accordo tra la Provincia e il MiSE del 1° luglio 2016». Il bando è stato fatto nel 2017. È stato assegnato a Open Fiber - società privata, composta da Enel e Cassa depositi e prestiti - che agisce come concessionaro pubblico (per 20 anni). Open Fiber usa le infrastrutture provinciali per arrivare potenzialmente a tutte le utenze.
I lavori - spiegano a Trentino Digitale - saranno completati a fine 2020.