Terzolas, invecchiamento attivo Aperta la «Dimora Frate Sole»

Giovanni, Eugenio e Mario. Sono i nomi dei primi tre ospiti che, a partire da domenica primo novembre, abiteranno gli spazi di Dimora Frate Sole, nell'ex convento dei cappuccini di Terzolas. Il progetto di co-residenzialità gestito dalla cooperativa sociale Il Sole è stato presentato all'assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana , accompagnata in Val di Sole dal dirigente generale Giancarlo Ruscitti . «Si tratta di un progetto innovativo, condiviso dalla Provincia, che guarda al benessere degli anziani e dei loro familiari. Oltre un terzo dei nuclei familiari in Trentino è composto da una sola persona ed è dunque fondamentale proporre alle persone con una parziale autosufficienza soluzioni come questa, affinché si consenta loro di conciliare autonomia e socializzazione" sono state le parole dell'esponente dell'esecutivo.

Il direttore della Dimora, Massimiliano Bottaro, con il presidente della cooperativa Maurizio Suighi e il consigliere Tullio Bonomi hanno presentato le caratteristiche del progetto ai rappresentanti della Provincia, accanto ai quali erano presenti il commissario della Comunità Val di Sole, Guido Redolfi , il sindaco Luciana Pedergnana e l'assessore comunale Silvia Podetti. La residenzialità leggera è solo il primo progetto che interesserà l'ex convento, dove si vogliono mettere in atto progetti innovativi volti all'incontro intergenerazionale, oltre che allo sviluppo e al mantenimento delle autonomie basandosi sul concetto di welfare generativo.

L'idea di fondo è quella di offrire alle persone anziane l'opportunità di poter soggiornare presso la Dimora Frate Sole per brevi o lunghi periodi, garantendo una presenza continua per l'intero arco della giornata. La struttura conta 14 stanze (6 doppie e 8 singole) ed ha una capacità di accoglienza massima di venti ospiti. Al fine di garantire un ingresso in sicurezza, l'arrivo degli anziani al primo piano avverrà rispettando le norme anti contagio. Ognuno avrà a disposizione una propria stanza e per le prime due settimane di soggiorno saranno evitati i contatti stretti. Al momento dell'arrivo dei primi tre inquilini sarà presente il personale che garantirà i servizi alberghieri (colazione, pranzo e cena) oltre alla supervisione, mentre quando il progetto sarà a pieno regime saranno presenti anche figure quali infermiere e fisioterapista.

La formula della co-residenzialità è un buon compromesso: gli ospiti mantengono la propria autonomia e allo stesso tempo possono fare affidamento sulle operatrici che li seguono per 24 ore al giorno. L'intento della cooperativa Il Sole è quello di far collaborare anziani e giovani in un'ottica di invecchiamento attivo, grazie alla presenza della scuola musicale Eccher - già approdata al convento - e alla proposta di soggiorni estivi per i bambini. Quando le norme per il contrasto alla diffusione del Covid lo consentiranno, le sale al piano interrato saranno utilizzate come location per eventi pubblici e privati, oltre che per le attività del Centro servizi anziani della Bassa Val di Sole, mentre il secondo piano mansardato sarà dedicato all'ospitalità sociale.

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