Omicidio di Fausto Iob a Santa Giustina, Dallago adesso vuol parlare con il giudice
In prima istanza si era avvalso della «facoltà di non rispondere», ora ha chiesto un colloqui con il magistrato: per la sua avvocata «vicenda basata su fatti inidiziari, un quadro ancora da chiarire»
RICOSTRUZIONE Fausto sarebbe stato ancora vivo quando fu gettato nel lago
RETROSCENA Iob aveva aiutato Dallago a ottenere un lavoro di esbosco
VIDEO I 15 giorni che hanno sconvolto la Val di Non
L'ARRESTO Si chiama David Dallago il boscaiolo sospettato dell'omicidio
LE INDAGINI Diciotto colpi sulla nuca: così è stato ucciso Fausto Iob
LA TRAGEDIA Trovato morto nel lago il custode dell'orso di San Romedio
TRENTO. Potrebbe essere sentito entro la settimana dal pubblico ministero Licia Scagliarini, David Dallago, il boscaiolo trentasettenne accusato dell'omicidio di Fausto Iob, il cinquantanovenne custode forestale ucciso all'inizio del mese e il cui corpo era stato ripescato domenica 5 giugno dalle acque del lago di Santa Giustina.
Nelle scorse ore la legale del trentasettenne, Angelica Domenichelli, ha presentato la richiesta «anche se per ora non è stata fissata una data. Ma credo che il mio assistito potrebbe essere sentito già prima del termine di questa settimana».
In carcere a Spini di Gardolo, David Dallago non ha per il momento mostrato l'intenzione di pronunciarsi riguardo alle accuse che gli vengono addebitate. «Certo, con me ha parlato ma ora attendiamo di poterci incontrare con il pubblico ministero in modo che in quella sede il mio assistito possa fornire la sua versione dei fatti. Il quadro resta poco chiaro e basato unicamente su elementi indiziari che sono tutti da confermar».
In sede di interrogatorio di garanzia, di fronte al pubblico ministero David Dallago si era avvalso della facoltà di non rispondere e il nuovo momento di confronto tra il trentasettenne di Predaia e il magistrato è quantomai atteso e potrebbe riservare anche possibili svolte nel dramma del cinquantanovenne custode dell'orso del santuario di San Romedio.
Sabato i militari dell'Arma del Reparto investigazioni scientifiche di Parma era salito in Valle di Non per effettuare un accertamento tecnico non ripetibile sui mezzi nella disponibilità del trentasettenne e raccogliere - non solo sui mezzi e all'interno dei veicoli ma anche nei luoghi in cui Iob potrebbe essere stato ucciso - tutti gli elementi che potrebbero rivelarsi utili per la soluzione del caso.
Sarà necessario ora attendere l'esito del confronto tra l'uomo e il giudice per poter capire se il giallo legato alla tragedia di Fausto Iob possa trovare una sua conclusione.