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Data center in galleria, a inizio 2026 il via in Val di Non, è arrivata l’autorizzazione

Un grande hub di dati nelle vecchie miniere Tassullo: soluzione ideale per mantenere temperature costanti con poco uso di energia

PROGETTO Non servirà la Valutazione Impatto Ambientale
PETIZIONE Cittadini contrari: no agli espropri

PREDAIA. Via libera. Trentino DataMine srl (società con capofila l’Università di Trento) ha ottenuto dalla Conferenza di servizi decisoria provinciale le autorizzazioni e i pareri necessari per procedere con l'autorizzazione del progetto "Realizzazione dell'infrastruttura tecnologica di innovazione di Trentino DataMine nell'ambito del partenariato pubblico-privato istituzionalizzato".

Il progetto prevede la costruzione in Val di Non di un data center di ultima generazione all'interno della miniera attiva dell'azienda Tassullo.

Una nuova struttura immersa in centinaia di metri di roccia che rappresenterà un unicum a livello mondiale.

«Il clima montano - spiega Trentino DataMine srl in una nota - permetterà inoltre di ottenere grandi benefici in termini di raffreddamento delle strutture, ottenendo così un Data center ad altissima efficienza energetica che offrirà inoltre una protezione naturale contro interferenze elettromagnetiche ed eventi naturali".
Il progetto è finanziato dal Pnrr con un investimento totale di 50,2 milioni di euro, di cui 18,4 milioni finanziati da fondi pubblici e 31,8 da risorse private. Il data center sarà realizzato da un consorzio che comprende Università di Trento, Covi costruzioni, Dedagroup, Gpi e Isa.

In questo momento è già in fase di realizzazione lo scavo che ospiterà l'infrastruttura, mentre i lavori fuori terra inizieranno a giugno. L'avvio dell'attività del data center è previsto per gennaio 2026, con la possibilità da parte dei primi utenti di avviare la prima fase test già nel corso del 2025.

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