Cima Presena, si attardano e trovano gli impianti chiusi: due escursionisti riportati a valle dal Soccorso alpino
Due giovani turisti, ieri, sono rimasti bloccati a una quota di 3.000 metri, rientrando da un'escursione al Corno di Lagoscuro. In loro aiuto è intervenuta in serata una squadra di sei soccorritori della stazione di Vermiglio, che li hanno attrezzati e accompagnati giù lungo il ghiacciaio, poi sulla neve e infine sul sentiero roccioso
TRENTO. Intervento notturno per il Soccorso alpino trentino. Ieri due escursionisti di 28 anni di Pavia e di Foggia sono stati soccorsi nella serata, dopo essere rimasti bloccati su cima Presena nel gruppo della Presanella, a una quota di 3.000 metri.
I due uomini, spiega un comunicato stampa, hanno chiamato il 112 intorno alle 18.15 dopo aver trovato gli impianti di risalita chiusi, in rientro da un'escursione al Corno di Lagoscuro.
La centrale unica di emergenza ha chiesto l'intervento della stazione di Vermiglio del Soccorso alpino e speleologico.
Sei soccorritori sono saliti fino a passo Paradiso a 2.500 metri di quota con la cabinovia Paradiso, il cui primo troncone è stato riaperto appositamente per agevolare le operazioni di soccorso. Da lì sono saliti a piedi, raggiungendo i due escursionisti intorno alle 19.50.
Dopo averli attrezzati con i ramponi e averli legati, gli operatori li hanno accompagnati in sicurezza verso valle (nella foto un momento dell'azione) lungo il ghiacciaio, poi sulla neve e infine sul sentiero roccioso. Illesi, per loro non c'è stato bisogno del ricovero in ospedale. L'intervento si è concluso intorno alle 21.30.