Giustizia / Sentenza

Superato alla rotatoria, suona il clacson: aggredito e riempito di botte, ora la condanna del bruto (ma è irreperibile)

L’aggressione nel 2020 in Val di Sole, ora disposto il risarcimento di 8.800 euro. Ma intanto l’aggressore non si è mai fatto vivo e risulta contumace

ROVERETO Trascinato fuori dall’auto e picchiato per strada

di Marica Viganò

TRENTO. Picchiato per aver suonato il clacson: l'uomo, 65 anni, ha dovuto ricorrere alle cure dell'ospedale riportando una invalidità permanente pari al 4%. Ma ha rischiato di rimanere ferita anche la moglie, che sedeva al suo fianco, minacciata con una lamiera. L'aggressore è il conducente dell'auto che con una spericolata manovra all'imbocco di una rotatoria ha superato in velocità la macchina su cui viaggiava la coppia: il conducente aveva suonato il clacson per evitare la collisione, e da questa reazione istintiva - nonché prevista dal Codice della strada - è scoppiato il Far west in strada.

La vicenda, accaduta nell'estate 2020 nelle valli del Noce, si è conclusa dal punto di vista penale con il pagamento da parte dell'aggressore del decreto di condanna, mentre in sede civile con un risarcimento a favore della vittima per i danni materiali e non materiali subìti per un importo pari a 8.800 euro, oltre al pagamento delle spese di lite pari a 3.100 euro sempre a favore della vittima.

Il conto complessivo per l'imputato - che si è disinteressato al procedimento e risulta "contumace" - sfiora i 12mila euro.

Una scena da Far west, si diceva. Come ricostruito dal giudice Daniele Bonomi, sulla base della denuncia della vittima e delle testimonianze raccolte, l'imputato autore della manovra azzardata aveva inchiodato l'auto non appena sentito il suono del clacson proveniente dalla macchina che aveva appena superato. Prima si era fermato, poi aveva innestato repentinamente la retromarcia andando a sbattere contro la vettura guidata dal 65enne, che viaggiava con la moglie.

Dopo aver causato danni ai mezzi, è sceso dalla sua auto e ha iniziato a inveire contro l'automobilista, costringendolo ad uscire dall'abitacolo; infine lo ha insultato e picchiato. Non contento, ha sradicato un pezzo di spartitraffico cercando di lanciarlo contro la moglie della vittima.

La scena è stata vista da un custode forestale, subito intervenuto per porre fine alla violenza. Violenza a senso unico, solo da parte dell'aggressore: il 65enne era a terra, ferito e inerme; la moglie impaurita, urlava allo sconosciuto di smettere con le botte e gli insulti.

Il custode forestale, in divisa, si è qualificato ma solo al terzo tentativo è riuscito a far desistere l'aggressore, subito allontanatosi. Sul posto sono intervenuti i soccorsi sanitari.

Il 65enne, non appena si è ripreso dallo shock (per le ferite ci sono voluti molti più giorni), ha deciso di presentare denuncia per lesioni e, al termine delle cure, ha prodotto una perizia medico-legale che attestava una lunga invalidità temporanea parziale che ha toccato anche il 75% ed una invalidità permanente del 4%.

In totale e in mancanza di contestazione relativa alla documentazione medica, il giudice ha quantificato il risarcimento danni nell'importo di 8.800 euro.

 

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