Cultura / Progetto

Vermiglio, al Museo della Guerra una "stanza immersiva" emozionante e fruibile anche da persone con disabilità

Pensata per chi è cieco o ipovedente, realizzata da Miscele d’Aria Factory, offre una esperienza in surround che ci mette nei panni dei soldati di allora

VERMIGLIO. Una sala nella quale anche persone con disabilità visiva (ciechi o ipovedenti) potranno immedesimarsi nei panni di un soldato al fronte che scrive una toccante lettera alla propria madre. La nuova offerta culturale, denominata “Cara mamma”, è stata realizzata nel Museo della Guerra Bianca di Vermiglio ed inaugurata giovedì.

Rientra nel progetto “Sentire la Montagna”, grazie al quale l’ Apt della Val di Sole (in qualità di soggetto capofila) e l’Apt Madonna di Campiglio si sono aggiudicate il bando provinciale “Trentino per tutti”, promosso dalla Provincia autonoma di Trento.

Ideata e realizzata da Carlo Casillo e Mariano Detassis dell’agenzia artistico-musicale Miscele d’Aria Factory di Trento, la stanza immersiva all’interno del museo consente ai visitatori di calarsi completamente nel racconto di un soldato della Prima Guerra Mondiale che, in un complicato frangente del conflitto, decide di scrivere una intensa e profonda lettera alla propria madre.

Le parole, i suoni e le luci installate attraverso il sistema surround, ovvero con sorgenti collocate in punti diversi dell’ambiente, consentiranno allo spettatore di vivere un momento coinvolgente ed emotivamente intenso.

A seconda della posizione in cui ci si trova rispetto alla linea del fronte virtualmente tracciata, il testo della lettera sarà riprodotto in italiano o in tedesco (la ricostruzione del contesto e la descrizione degli spazi interni saranno altresì disponibili in lingua inglese). L’intero museo è fruibile pure in carrozzina, in quanto non sono presenti ostacoli interni.

Alla cerimonia di inaugurazione della nuova attrazione sono intervenuti il presidente dell’Apt Val di Sole Luciano Rizzi che nel complimentarsi per il lavoro svolto ha evidenziato come «la nuova sala sensoriale va ad arricchire la variegata proposta culturale dell’intera valle di cui il museo di Vermiglio è un punto di forza».

È toccato quindi al direttore dell’Apt Val di Sole Fabio Sacco illustrare il progetto. «La nostra valle vuole proseguire un percorso di progettazione inclusiva, mettendo le necessità di tutti al centro della propria offerta turistica - ha esordito -. Queste stanze immersive fanno parte di un approccio più ampio, che include il test di esperienze e trekking destinati agli ospiti con qualche forma di disabilità, la progettazione di percorsi formativi rivolti agli uffici informazioni e ai fornitori di esperienze».

Anche il sindaco di Vermiglio Michele Bertolini si è detto «particolarmente orgoglioso di poter ospitare una simile struttura, decisamente moderna e all’avanguardia, nell’ottica di soddisfare le caratteristiche dei diversi visitatori con particolari esigenze non solo motorie ma anche visive».

Inaugurazione riuscita anche con un vero “test”: primi spettatori, i ragazzi del Centro Anffas della val di Sole, affascinati dalla ricostruzione sensoriale.

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