Restituisce la borsa contenente 1.500 euro

Ha rischiato di iniziare male la vacanza di una vietnamita 26enne che ha dimenticato sul treno della Valsugana Venezia-Trento una borsa con poco più di 1.500 euro. Ma grazie all'onestà di un addetto alle pulizie, un uomo di origine pakistana che ha trovato la borsa consegnandola alla polizia ferroviaria di Trento, il denaro è tornato nelle mani della turista. All'uomo è andato un premio pari al 5% dell'importo ritrovato: 77 euro

di Marica Viganò

sedile trenoSarà stato il viaggio, il jet lag, l'emozione di essere arrivata in Italia. O forse è stata pura sbadataggine. Una turista vietnamita di 26 anni, arrivata in Italia da poche ore, ha dimenticato sul treno della Valsugana la propria tracolla che conteneva 1.500 euro in contanti.
Grazie all'onestà di un addetto alle pulizie dei treni, un uomo di origine pakistana che ha trovato la borsa consegnandola subito alla polizia ferroviaria, il denaro è tornato nelle mani della giovane turista. Al pakistano, per legge, andrà un premio pari a un ventesimo dell'importo ritrovato.
Lunedì sera, mentre stava pulendo del convoglio giunto da Venezia alla stazione di Trento, l'uomo ha notato la tracolla sopra un sedile e subito chiamato la polizia ferroviaria. Gli agenti hanno verificato se nelle tasche interne ci fosse qualche recapito, ma a parte i contanti e qualche foglietto non c'erano indirizzi o numeri di telefono. È grazie alla carta di imbarco dell'aereo che gli agenti della polfer di Trento, contattato l'aeroporto di Venezia, sono riusciti a capire di chi fosse la tracolla. Con l'e-mail lasciata dalla turista alla compagnia aerea, gli agenti si sono messi in contatto con la giovane vietnamita che ieri pomeriggio, accompagnata da un connazionale che parla l'italiano, è arrivata alla stazione di Trento e ha ringraziato i poliziotti per aver recuperato tutti i suoi soldi.
Poco meno di 80 euro è la somma che la turista ha lasciato all'uomo, in base alla percentuale stabilita dal codice civile. Ieri sera la polizia ferroviaria ha consegnato all'uomo la busta con il denaro.
Il pakistano preferisce non rendere noto il suo nome. «Scrivete che sono un pulitore - evidenzia - e che sono stati i poliziotti a ritrovare la proprietaria. Io non ho fatto niente di speciale: ho visto la borsa e i soldi e sono andato dalla polizia». Quando gli si fa notare che 1.500 euro in contanti sono una bella cifra risponde: «Lo so: il mio stipendio è di 1.200-1300 euro al mese perché faccio i turni e lavoro di notte».
Ha quasi 50 anni e racconta di essere in Italia dal 1999. Dopo un lungo periodo a Napoli, si è trasferito al nord non appena ha avuto il permesso di soggiorno. Otto anni fa si è stabilito a Trento. «Abito a Gardolo con i miei tre figli maschi. Mia moglie e mia figlia sono in Pakistan. Il mio stipendio è per tutti: solo uno dei miei figli lavora, ma per pochi mesi quando l'agenzia lo chiama». Pulisce i treni lavorando soprattutto di notte, ma è felice così. «Grazie a Dio ora sono tranquillo. Da due-tre anni ho un posto fisso, prima lavoravo poche ore al giorno», racconta. Ieri sera prima di iniziare il lavoro ha ricevuto la busta con il compenso: 77 euro come premio di onestà. «Ma non ho fatto nulla di particolare» si schermisce.

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