Sì alla Valdastico, no alla gara per l'A22
Allo studio a Roma un provvedimento che va in questo senso. La prospettiva di un massiccio ingresso di A22 nella società Serenissima, titolare della concessione autostradale A4, spaventa i veneti, che subito alzano le barricate. A spiegarne le ragioni provvede Attilio Schneck, commissario della Provincia di Vicenza, consigliere proprio della Brescia-Padova. Sarebbe un suicidio, spiega, perché l'operazione porterebbe la sede legale, e con essa i gettiti fiscali, a TrentoValdastico e A22, dite la vostra
TRENTO - Un provvedimento del governo Letta per favorire la fusione tra A22 e A4 propedeutico all'allungamento della concessione per entrambe fino al 2026. La norma è stata analizzata ieri dal consiglio dei ministri che ha valutato tutti i pro e i contro del provvedimento. A partire dal fatto che se l'Ue dovesse dire no al progetto (allungare senza gara due concessioni così rilevanti come Autobrennero e Brescia-Padova), il decreto potrebbe dover essere ritirato per essere ridiscusso a Bruxelles ed eventualmente definitivamente accantonato.
Il progetto che sta alla base dell'idea del governo riguarda la possibilità di risolvere da un lato la questione Valdastico Nord (chiedendo l'approvazione definitiva del progetto, ma non ipotecandone la costruzione) e dall'altro la concessione dell'A22. Il provvedimento, previsto nel decreto semplificazioni così come entrato in consiglio dei ministri ieri a metà pomeriggio, prevederebbe una norma che favorisce la fusione tra concessionarie confinanti (quindi in questo caso A22 e A4) assegnando alla nuova società l'estensione più favorevole delle concessioni relative. A quel punto partirebbe la trattativa tra Veneto e Trentino per arrivare a definire il nodo del progetto della Valdastico Nord.
Se Trento dicesse sì, allora si potrebbe arrivare all'estensione fino al 2026 della concessione della Serenissima, che dipende appunto dall'ok all'autostrada veneto-trentina. Il secondo passaggio sarebbe quello di assegnare tale scadenza all'A22, dopo che questa si fosse fusa con la Serenissima appunto. In questo modo si toglierebbe dal tavolo un nodo come quello della realizzazione della Valdastico Nord che è attesa e sostenuta dal mondo produttivo veneto e quello della concessione ad A22, con la conseguenza di avere ancora maggiori certezze sul finanziamento del tunnel del Brennero, che dagli accantonamenti dell'A22 prevede di ottenere oltre 30 milioni di euro l'anno.
Ma com'è attualmente il quadro delle due concessionarie? La concessione di A22 scade il 30 aprile 2014, e c'è una gara già indetta e iniziata nelle fasi preliminari, con 4 concorrenti temibilissime per Autobrennero spa, a cominciare dall'austro-russa Strabag. La Commissione di Bruxelles ha recentemente ribadito che il principio della concorrenza non ammette ulteriori proroghe senza gara europea, anche se la Provincia di Trento spera ancora che la trasformazione di Autobrennero in una spa in-house, tutta pubblica, possa essere una via d'uscita.
Dal canto suo, la concessione della Brescia-Padova scade ancora prima - il prossimo 30 giugno 2013 - a meno che non ci sia lo sblocco del progetto Valdastico nord, voluta dai veneti ma fieramente osteggiata dai trentini, che consentirebbe l'allungamento dei termini di concessione di altri 13 anni, fino al 2026.